Scritto da: Nick the Toll 03/11/2004 12.20
A pensarci, queste modifiche ai testi ci sono sempre state a Sanremo. Mi viene in mente "Uomini soli" dei Pooh, che sul disco dice "... perduti nel Corriere della Sera...": al Festival la frase diventò "... perduti nel giornale della sera..." per non fare pubblicità...
Uhm... a me vengono in mente questi episodi.
1) 1971: "4/3/1943" aveva come titolo originale "Gesù Bambino", oltre al verso "per le gente del porto", in origine "per i ladri e le puttane";
2) 1979: "A me mi piace vivere alla grande" di Fanigliulo, che in fase di rettifica della censura cambiò da "foglie di cocaina" in "bagni di candeggina";
3) 1980: "Voglio l'erba voglio" di Francesco Magni, dove il verso "chi si tira una pera" fu cambiato in "chi si mangia una mela";
4) 1972: "I giorni dell'arcobalenno" di Nicola Di Bari, dove la protagonista si vede aumentata l'età; da "a tredici anni hai già avuto un amante" diventa "a sedici anni ti senti già grande";
5) 1972: Domenico Modugno viene accusato di istigazione all'assenteismo per il verso "da anni sono qui, incatenato a questa scrivania, ma perché, ma per chi" che comunque passò tra le maglie della censura;
6) 1981: il titolo "Roma puttana" di Barbarossa diventa "Roma spogliata";
7) 1996: Federico Salvatore "Sulla porta": "sono un diverso mamma, sono un omosessuale" diventa "non volermi male";
8) 1997: Loredana Bertè, "Luna" da "vaffanculo" a "occhiali neri": ho controllato, in tutte le versioni cantate al Festival;
9) 1993: Mietta e i Ragazzi di Via Meda, "Figli di chi" il verso "cercando Dio, ma dov'è" diventa "crediamo in Dio".
Al momento è tutto, ma sono certo che ce ne sono ancora
Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?