00 31/03/2005 10:50
Nel gergo del tressette questo si chiama "lisciare il tre"... [SM=x520502]

C'è una cosa che mi piace del Brasile: in tutte le sue manifestazioni, il carattere nazionale è sempre fortemente presente e in primo piano. La bossa nova è stato un grande esempio di questa capacità di fondere le tendenze internazionali con la propria tradizione. I brasiliani non si sono sognati di importare il jazz così com'era: hanno preferito inserire le armonie sofisticate del jazz nel samba-cançao, la forma tradizionale della canzone popolare brasiliana, rallentando il ritmo e cercando di dare all'insieme un sapore esotico ma non troppo, tanto da poter essere apprezzato al di fuori dei confini brasiliani.

Così è nata la bossa nova, uno dei capisaldi della musica popolare del Brasile e ormai di tutto il mondo: così importante da non aver avuto mai bisogno delle lettere maiuscole nel nome (il "Cinema Novo", all'incirca dello stesso periodo storico, aveva le iniziali maiuscole per darsi un tono, e non ha mai raggiunto la stessa importanza della bossa nova). Vinicius De Moraes ne è stato il poeta, Joao Gilberto la voce più rappresentativa, ma le canzoni più belle le ha scritte Tom Jobim, con un gusto e un'eleganza che pochi altri hanno avuto. Le canzoni citate da Doctor sono tutte dei capolavori, notissime ancora oggi. Le mie preferite sono due: "Agua de março", con quelle armonie particolarissime e quel senso di felicità quasi infantile che trasmette, e "Insensatez", matura riflessione su un amore in bilico.

Una riflessione a latere: il mondo è pieno di cover di brani di Jobim, ma poche sono interessanti. Non parlo tanto del famoso album di Stan Getz e Joao Gilberto, che è fantastico, ma delle tante cover banali registrate da mille cantanti leggeri, a digiuno sia di jazz che di samba. Io credo sia molto difficile rendere bene la bossa nova partendo da una background "leggero": basta fare un giro nei locali dove si suona dal vivo per accorgersene. Ma quei cantanti, forse, non se ne rendono conto... [SM=x520499]



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Nell'amor le parole non contano
conta la musica

(Roberto Benigni - "Quanto t'ho amato")



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