00 17/07/2005 12:29
Il Tex di oggi

Ad ogni autore di storie texiane, in special modo a Nizzi, davvero irriconoscibile ed eretico rispetto agli esordi (in passato ha sfornato delle belle avventure, con un ottimo taglio narrativo, FORSE anche perchè c'era la supervisione di GLB, dichiarata in ogni albo), direi sostanzialmente questo:

- riprendere in mano i Tex degli anni 60/70 (il periodo d'oro) per cercare di riproporre il carattere esuberante ed ironico del ranger e dei comprimari.
Mi sta bene un Tex "alternativo", più riflessivo, meno fracassone, ma soltanto "una tantum", giusto a seconda del tipo di storia raccontata.

- spiegare il meno possibile cosa accadrà, come le intenzioni di Tizio o Caio: l'interesse per la lettura sta tutto nella sorpresa; se mi si spiega cosa succederà, il risultato può essere soltanto noia.

Queste le regole fondamentali: non sono impossibili. Il fatto di applicarle non significa snaturare il talento, l'inventiva e la spontaneità del soggettista.
Questo è ovviamente il mio parere: non ci sono altre strade da percorrere. Non sono un "dogmatico a tutti i costi", ma soltanto uno che ha amato Tex perchè "lui era così". Poi, come in tutte le relazioni sentimentali, se uno cambia (per vari motivi) e non c'è più feeling, il risultato può essere soltanto la separazione.

Il MIO Tex ironico ed irruento:






[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 17/07/2005 12.30]



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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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