00 19/02/2007 08:05
E' da poco terminata la fiction Rai "Raccontami", con Massimo Ghini e Lunetta Savino.
Attraverso i ricordi di Carlo Ferrucci, nato lo stesso giorno della Televisione, (interpretato da Gianluca Grecchi, e da adulto, dalla splendida voce narrante di Roberto Chevalier) e della sua famiglia, "Raccontami" ripercorre il magico mondo degli Anni '60.
Da una parte, la vita, le difficoltà, i sogni e le speranze di una famiglia come tante, e dall'altra il boom economico, l'uomo sulla Luna, le Olimpiadi a Roma, il tenente Sheridan in tv e "Sapore di Sale" nei juke-box. Questi due "binari" si incontrano, si sovrappongono, compenetrano uno nell'altro, fino a incastrare (quasi) perfettamente le vicissitudini dei Ferrucci in quel presente ormai passato. 13 puntate, inserite nel palinsesto Rai piuttosto maldestramente (non si può cominciare di domenica e finire di giovedì!!!), ci hanno tenuto compagnia per circa tre mesi, facendo in modo che papà Luciano & Co diventassero molto più che dei vicini di casa, praticamente noi stessi, immortalati in una foto appena ritrovata tra la polvere di una soffitta.

Premetto che non l'ho seguito tutto, anche se l'ho registrato, ma da quello che ho visto posso dire che non è proprio da buttare. Ghini e la Savino sono decenti, anche gli altri "giovanotti" (e per i tempi che corrono è già una gran cosa). Nota negativa per Max Giusti, che interpreta un carabiniere marchigiano (putroppo quasi al limite del ridicolo) e non proprio positiva per la voce narrante di Roberto Chevalier (che non possiamo dire alla sua interpretazione migliore, anche se la voce è sempre splendida), sembrerebbe che gli abbiano dato il copione all'ultimo momento. Grande sopresa per il piccolo Gianluca Grecchi, bravo, ma di un livello che, alla sua età, lo rende un po' spocchioso e antipatico.
Ho sentito di alcune incongurenze, ma visto lo "sforzo" produttivo possiamo chiudere un occhio.
Della televisone dell'epoca s'è visto poco, nonostante le intenzioni iniziali. Possiamo però dire che il tenente Sheridan è stato il più nominato. Ben due episodi dedicati a lui: "Un caso per il tenente Sheridan" e "Un altro caso per il tenente Sheridan" (che fantasia!!), più una breve "apparizione" di Ubaldo Lay (ovviamente finta, con una controfigura di spalle e coperta da un cappello!) in cui delude il piccolo Carlo, ammettendo che Sheridan non esiste (Lay non lo avrebbe mai fatto, ne sono sicuro).
Il finale (il classico e immancabile filmino delle vacanze, scolorito e a tratti tremolante) è dannatamente malinconico: quei giorni spensierati e felici sono passati "in un attimo", per Carlo, si, ma anche per noi...
Insomma, un 6,5 io lo darei!
E voi?


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"Si te riconosco me meni, se nun te riconosco me meni... allora dillo che me voi menà!!!"
Bombolo
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