Leggere il simpatico intervento di Cocco nel suo blog mi ha fatto ritornare con la memoria ai tempi spensierati della giovinezza. Potremmo suddividere i diari in quattro tipi:
1) quello casa/scuola, utilizzato alle elementari, che veniva passato ai familiari o ai compagni di classe per lasciarvi un piccola dedica, spesso accompagnata da un disegno fatta a matita o utilizzando i pennarelli.
2) quello tradizionale, segreto, che non doveva essere letto da nessuno.
3) quello scolastico dei maschietti, pieno di strafalcioni, appunti, spesso scassatissimo e personalizzato nella maniera più indecente,
Solitamente il secchione della classe lo trattava come un figlio, pieno di appunti, foglietti, sottolineature e ghirigori
4) quello scolastico delle femminucce, decisamente più ordinato
Non ho mai tenuto un diario segreto, ma durante l'ultimo anno di ragioneria scrivevo giorno per giorno, brevemente, nel diario scolastico, piccoli episodi che mi ricordassero quell'anticamera della maturità. A fine mese, in una pagina dedicata, il riassunto di quelle giornate.
Ma ogni cosa per volta....Inizierò dal diario di mia sorella e vi mostrerò quel che vi scrisse il Tidus tanti anni fa, ovviamente con la sua preventiva autorizzazione.
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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