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I Tudor

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2012 12:09
28/01/2012 21:34
 
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Vista la prima serie dei Tudor, vale a dire la storia di Enrico VIII° del primo periodo (quello della moglie e di Anna Bolena). Chi l'ha visto? Vi è piaciuto?
29/01/2012 10:55
 
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Martino Mio
Io ho visto tutte e tre le serie, mi pare che siano 32 episodi in tutto.
All'inizio ero piuttosto scettico, credevo si trattasse della solita solfa e che la biografia di Enrico VIII fosse solo un pretesto per fare l'ennesima schifezza.
Poi, poco per volta, mi sono convinto che è fatto bene, che i riferimenti storici ci sono quasi tutti, i costumi sono bellissimi, le ricostruzioni abbastanza fedeli.
Anche gli attori, tutto sommato, [SM=x520499] sono credibili.
Insomma, nel contesto il mio voto varia dal 7 all'8.
Mentre vedevo la serie mi sono anche letto un paio di biografie di Enrico VIII, giusto per verificare alcuni particolari.
Io sono appassionato, infatti, della storia inglese di quel periodo ed ho parecchio materiale sui Tudor.
Forse un po' troppo sesso, ma sono certo che non lo disdegnavano nemmeno loro [SM=x520505]

[SM=x520499]


Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?
30/01/2012 15:07
 
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Obababibba
Re:
New Redarrow, 29/01/2012 10.55:

Forse un po' troppo sesso, ma sono certo che non lo disdegnavano nemmeno loro [SM=x520505]

[SM=x520499]




considerando la gradevolezza delle interpreti, lunga vita ai tudor! [SM=x520569]


"Ma noi siamo in tre: io, Smith e Wesson"
Clint Eastwood
12/03/2012 22:12
 
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Io di episodi ne ho visti ventisei, perchè se non sbaglio le serie dovrebbero essere tre (almeno quelle viste anche in Italia). Nove episodi per serie, più otto episodi della terza... Forse qualcosa mi manca, chiedo a Red per conferma. Per quanto appassionato di storia, non so se vi sia un effettivo rispetto della realtà dei fatti. Che per esempio mancava nei telefilm dei Borgia, dove c'è molta invenzione... Poco male, si sono inventati molte cose, deplorevolmente, anche nella fiction su Rino Gaetano... La mia visione si conclude con l' "esordio" di Catherine Howard, la quinta moglie, quindi manca del tutto la sesta (Catherine Parr). Il fatto che ci si fermi all'esordio priva di un eventuale interessante seguito la vicenda, perchè la Howard era una zoccola di prim'ordine. Basti dire che Anna Bolena andò al patibolo per cose che in definitiva erano solo dicerie e pettegolezzi, mentre la Howard quelle cose le fece alla grande... La fiction sui Tudor la trovo molto interessante perchè, come del resto quella sui Borgia, essa è molto "cruda". Forse esageratamente cruda, apre un nuovo orizzonte sulla storia del telefilm... Sono finiti, fortunatamente, i tempi delle censure e delle autocensure... Forse al giorno d'oggi si vuol rappresentare il contrario, cioè una società ancora peggiore di quel che potrebbe essere rappresentata. Per esempio: mi sembra strano, per quanto non vi sia troppo da scandalizzarsi, che alla corte di Enrico VIII° ci fossero tutti questi omosessuali...
17/03/2012 17:06
 
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Martino Mio
Re: La fine...
domiix, 12/03/2012 22.12:


...
Forse qualcosa mi manca, chiedo a Red per conferma.
...

Sì, ti manca la sesta ed unica moglie che sopravvisse a Enrico VIII, la Parr, anche se non sono certo della morte di Anna di Cleves prima di Enrico.
Comunque la serie termina con la morte di Enrico VIII.
Il fatto che il titolo sia "I Tudors" al plurale, fa sperare che ci siano ulteriori serie dedicate a Maria la Sanguinaria e a Elisabetta I.
Chissà.....
Per quanto riguarda gli omosessuali, io ne ricordo solo due (che poi mi pare fossero bisex entrambi): il conte di non ricordo cosa nella prima serie, che era sposato e il fratello di Anna Bolena nella seconda serie.
Entrambi faranno una brutta fine.

[SM=x520499]




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17/03/2012 18:25
 
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Allora: Catherine Howard fu la quinta moglie e l'ottavo episodio della terza serie termina con Enrico e la Howard che sono amanti e non sono ancora sposati. A quel punto: o la terza serie continua e conclude la storia di Enrico, ma mi sembra strano perchè per "liquidare" Anna Bolena ci sono volute due serie intere e Catherine Parr apparirebbe solo nell'ultimo episodio... Oppure c'è come minimo un'altra serie e protagoniste di quest'ultima sono la Howard e la Parr... D'altra parte trovo che sarebbe un peccato perdersi le avventure della Howard, in confronto alla quale Anna Bolena era una monaca di clausura... Curioso poi come abbiamo voluto abbellire questo regnante, che dai ritratti dell'epoca ci viene tramandato come piuttosto bruttino e dai tratti somatici abbastanza "porcini" (vagamente somigliante a certi personaggi di contorno di "Alan Ford", gli amministratori comunali altrimenti detti i "suini")... Quanto ai gay, ce ne sono altri due nella prima serie: un maestro di musica e un principe del seguito di Enrico, entrambi di tendenza bisex... Nella seconda serie poi scopriamo che gay era anche il fratello di Anna Bolena e che suo partner era un altro maestro di musica (poi entrambi vanno al patibolo insieme ad Anna Bolena e viene diffusa la diceria che il musico fosse amante della Bolena).
17/03/2012 18:29
 
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Non credo che Anna di Cleves sia morta come regina... Almeno così ad occhio senza leggere nulla... Mi sembra che Anna di Cleves fu ripudiata da Enrico, che si era intanto pazzamente invaghito di Catherine Howard... Non so se Anna di Cleves fece ritorno in Germania, oppure venne sistemata con qualche contea...
18/03/2012 09:59
 
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Martino Mio
Allora, gli episodi sono 38 (e non 32 come avevo scritto prima) e le serie sono 4.
In Italia sono attualmente in vendita i cofanetti con le stagioni 1, 2 e 3.
Io ho tutta la serie completa, compresa la morte di Enrico VIII.
Anna di Cleves non tornò più in patria ma rimase in Inghilterra perché Enrico le aveva donato dei possedimenti. Tornò a corte su richiesta di Caterina Parr con la quale (romanzo ma anche storia) ebbe una stretta relazione di amicizia. La Parr, inoltre, fu l'artefice della riunione di tutti i figli di Enrico, chiedendo ed ottenendo il richiamo a corte di Maria prima e di Elisabetta dopo.
Ho letto parecchi libri sulla storia della dinastia Tudor e quindi qualcosa mi ricordo.
Per quanto riguada lo sceneggiato, ecco qualche "imperfezione storica" tratta da wikipedia:

Nel primo episodio della prima stagione un ambasciatore inglese descritto come "lo zio di Enrico VIII" viene ucciso in Italia dai francesi, ma in realtà questo zio non è mai esistito. Tuttavia il personaggio è chiamato "Courtenay", come William Courtenay, I Conte di Devon, che sposò la zia di Enrico, Caterina di York, ma morì di pleurite nel 1511.
Thomas Wolsey non era ancora cardinale alla morte di papa Alessandro VI (1503): fu proclamato tale da Leone X, nel 1515.
Il compositore Thomas Tallis operò a corte una decina di anni dopo le vicende raccontate nella prima stagione, e non risulta sia stato bisessuale.
Enrico VIII è definito Re d'Irlanda in molti episodi. Tuttavia, il ruolo di Re d'Irlanda non è stato creato prima del 1541 e fino a quel momento Enrico doveva essere chiamato Signore d'Irlanda.
Caterina d'Aragona era cinque anni più anziana del marito mentre nella serie appare invece molto più anziana. Enrico, che appare coetaneo di Anna Bolena, era invece circa dieci anni più anziano di lei (tutto sta nel dubbio sull'anno di nascita della Bolena, 1501 o 1507), e la sposò quando aveva più di quarant'anni.
Enrico VIII non incontrò Maria e Anna Bolena in Francia. Conobbe Maria nel 1519 quando, dopo aver fatto ritorno in Inghilterra, divenne dama di compagnia della regina Caterina. Conobbe invece Anna anni dopo, durante un ballo di corte.
Tommaso Bolena non congiurò mai contro il re né contro il Cardinale Wolsey, del quale era invece grande amico.
Il legame tra Enrico VIII e Maria Bolena durò sei anni durante i quali la giovane gli diede una sola figlia femmina ed ebbe molti aborti o feti nati morti. Uno di questi si suppose fosse maschio.
Anche la politica papale, descritta in molti dei primi episodi della stagione, non ha chiari legami con gli eventi effettivi. Un Papa Alessandro è mostrato sul letto di morte al tempo dell'incontro tra Enrico e Francesco nel Campo del Drappo d'Oro (nel 1520) mentre il vero Papa in trono all'epoca, Leone X, morì improvvisamente alla fine del 1521, e non c'era stato un papa chiamato Alessandro fin dal 1503, prima dell'inizio del regno di Enrico. Un cardinale Orsini è mostrato come il nuovo eletto in seguito alla morte dell'Alessandro della fiction, cosa che, nuovamente, non corrisponde a quanto accaduto nella storia reale, in quanto fu eletto il precettore dell'Imperatore Adriano di Utrecht per succedere a Leone X, il quale però morì proprio un anno dopo di lui. Cardinale Medici venne allora eletto al soglio pontificio come Clemente VII, il quale avrebbe poi rifiutato di concedere ad Enrico VIII il divorzio.
Il Palazzo di Whitehall è mostrato fin dall'inizio della serie come la casa di Enrico VIII ma in realtà il palazzo entrerà nei possedimenti del re solo nel 1530, dopo la rimozione dei poteri di Wolsey. Fino ad allora veniva chiamato York Place, ed era stato preso da Enrico VIII per farne la sua dimora con la fidanzata Anna Bolena.[5] Il Palazzo non fu chiamato Whitehall fino a molte decadi dopo.
Wolsey regalò Hampton Court al re solamente dopo aver fallito il tentativo di far divorziare Enrico, nella speranza di ingraziarselo.
Nel secondo episodio della prima stagione Enrico VIII viene mostrato celebrare la nascita del figlio sparando con una Flintlock. Tuttavia questo tipo di arma non fu inventata se non nel 1630, un secolo dopo. Enrico potrebbe aver usato un'arma chiamata colubrina, un'arma rudimentale molto simile alla Flintlock, ma di forma differente.
Non è certo che Anna Bolena abbia avuto una relazione con Thomas Wyatt. Fu fidanzata, e forse si sposò segretamente, con Henry Percy, duca di Northumberland.
Fu Enrico a convincere la moglie Caterina a prendere Anna Bolena come dama di corte e non fu una scelta casuale come viene mostrato.
Thomas Cromwell lavorava per Wolsey già dal 1514.
Nella serie viene nominato un certo Carlo, figlio dell'imperatore Carlo V, ma questo personaggio non è mai esistito. I figli di Carlo V furono Filippo e altri figli naturali.
Nel terzo episodio il Re Enrico si rivolge a Carlo V salutandolo in spagnolo come segno di cortesia. Tuttavia il sovrano del Sacro Romano Impero era nato in Belgio ed educato da precettori locali anche se all'età di 15 anni (1515) ereditò la corona spagnola. Carlo era notoriamente poliglotta. Sarà suo figlio Filippo che non fu mai imperatore del Sacro Romano Impero, a spostare la capitale a Madrid, essendo nato ed educato in Spagna e a non conoscere nessuna lingua straniera.
Sono presenti vari slittamenti temporali nelle vicende matrimoniali di Charles Brandon, duca di Suffolk. A sposarlo non è Margherita Tudor (regina di Scozia, nella serie non esiste), ma Maria Tudor. Prima di lui, nel 1514, Maria ha sposato il re di Francia Luigi XII e non di Portogallo: è in questa occasione che Maria ed Anna Bolena sono state in Francia. Maria muore nel 1533 e non poco dopo il suo matrimonio con Suffolk. Il duca era anche già stato sposato due volte prima delle nozze con Maria. Dopo la morte di questa, Brandon sposò la quattordicenne Caterina Willoughby. Il duca aveva cinquant'anni, e lei era la fidanzata del suo morente figlio decenne. Nella serie i due si separano e Brandon incontra un'altra giovane donna a Boulogne, cosa che non accadde nella realtà.
Nel telefilm gli autori hanno quindi scelto di accorpare le personalità delle due sorelle di Enrico VIII, dando a Maria il nome della sorella Margherita, per non creare confusione con la figlia di Enrico VIII e Caterina d'Aragona, Maria.
In Inghilterra non vigeva la legge salica, che escludeva la discendenza femminile al trono, per cui la principessa Maria era l'erede al trono d'Inghilterra, anche se si preferiva un discendente maschio.
Anche i vestiti indossati dai vari personaggi nel corso della serie non hanno molta attinenza con gli abiti tipici del cinquecento presenti alla corte inglese. Vengono inoltre mostrate moltissime gorgiere ai colli delle persone; moda che però sarà diffusa in Inghilterra solamente diversi anni dopo.
Wolsey non si uccide. Cade in disgrazia presso il re, la versione ufficiale è che morì a causa di una malattia (ma vi è sempre stato il sospetto che fosse stato ucciso da un sicario). Il cardinale non fu nemmeno arrestato, bensì esiliato e praticamente costretto a cedere le sue proprietà ad Enrico VIII.
Henry Fitzroy, figlio del re e di Bessie Blount, non morì bambino ma già adolescente, a 17 anni.
Nella prima stagione si vede Enrico comporre Greensleeves per Anna Bolena. La melodia che suona in realtà è What Child Is This e non invece nel modo dorico in cui Greensleeves venne originariamente scritto. Le alterazioni alla melodia originale presenti in What Child Is This non furono presenti sino al 1865, più di 300 anni dopo.
Nella serie Mark Smeaton suona il violino, strumento che all'epoca, in Inghilterra, era sconosciuto. Smeaton suonava arpa e virginale.
La relazione tra Mark Smeaton e George Bolena è un'invenzione degli sceneggiatori. Non ci sono prove dell'omosessualità di Bolena.
William Brereton non confessò l'adulterio con la regina Anna e quasi certamente non fu un agente papale. Era in realtà un facoltoso magnate che possedeva molti terreni nelle Welsh Marches, nelle quali era spietato e impopolare, e probabilmente fu accusato a causa del desiderio di Cromwell di eliminare un problema politico in suppurazione. L'unico a confessare fu Mark Smeaton, musicista di corte, torturato perché di basso rango.
Thomas Cranmer non fu presente all'esecuzione di Anna Bolena, né istigò la folla a inginocchiarsi al momento della decapitazione. Stava passeggiando con Alexander Ales ed è documentato che si sia seduto e abbia pianto quando venne il momento.
Nella prima puntata della prima stagione viene mostrata la camera da letto in cui si trova il papa morente: la stanza, così come gli arredi, sono in stile rococò o tardo-barocco, e comunque non compatibili con l'epoca di Enrico VIII.
Quando la scena si sposta in Vaticano viene inquadrata la basilica di San Pietro, che si presenta però nella sua forma attuale. All'epoca di Enrico VIII non esistevano sicuramente via della Conciliazione, ben visibile nel film ma costruita solo nel 1936, né l'imponente facciata del Maderno, risalente al XVI secolo; anche il colonnato del Bernini non era stato ancora edificato. La basilica doveva essere ancora in via di completamento.
Nell'episodio 7 della seconda stagione il Papa Paolo III discute con alcuni cardinali dell'incarico dato a Michelangelo di dipingere il Giudizio Universale. Uno di questi fa notare al pontefice che alcuni si oppongono al fatto che si dipinga il soffitto, ma in realtà il Giudizio Universale è dipinto su una parete: Michelangelo dipinse la volta della Cappella Sistina circa 20 anni prima.
Nell'ultimo episodio della prima stagione viene menzionata l'Università di Venezia, che in realtà fu fondata nel 1868.
Non fu praticato alcun taglio cesareo alla regina Jane: la pratica era usata molto raramente perché uccideva puntualmente la madre. Se fosse stato usato un taglio cesareo sulla regina, ella sarebbe morta subito, Jane Seymour invece dopo il parto fu abbastanza in salute da ricevere ospiti e battezzare il figlio.
Ursula Misseldon non è mai esistita e non risulta che Enrico VIII abbia avuto amanti durante il suo terzo matrimonio.
Non furono Brandon, Bryan e Seymour a presentare Caterina Howard al re. La giovane era una dama di compagnia di Anna di Cleves. Se proprio qualcuno manipolava le mosse della ragazza, quello era suo zio, il duca di Norfolk.
Anna di Clèves praticamente non parlava inglese al suo arrivo in Inghilterra.
La sequenza dell'esecuzione di Caterina Howard e Jane Boleyn, viscontessa di Rochford è sbagliata. La prima ad essere a decapitata fu Caterina Howard e subito dopo Jane Rochford.
Nella quarta stagione vediamo Henry Howard, conte di Surrey, arrivare a corte col quinto matrimonio del re dopo aver vissuto in Francia. In realtà il conte visse in Francia per un anno dopo avervi accompagnato Anna Bolena nel 1532; inoltre all'epoca dei fatti raccontati nella quarta stagione Surrey aveva meno di trent'anni - David O'Hara, quando lo interpreta, è quindici anni più anziano.
Nella fiction Carlo V sembra più anziano di Enrico VIII e mostrato già adulto fin dai primi anni del XVI sec. In realtà Enrico VIII era quasi 10 anni più vecchio dell'Imperatore, essendo nato nel 1491 mentre Carlo nacque nel 1500. Enrico VIII era più vecchio anche di Francesco I, nato nel 1494.


[SM=x520499]


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In ogni caso è un'operazione interessante, anche perchè sollecita riflessioni sui personaggi storici. Dal punto di vista storico credo che l'importanza di Enrico sia indiscutibile. Proprio sotto di lui, anche per le sue stravaganti scelte politiche, ha inizio la grande fortuna del regno d'Inghilterra, una sorta di "splendido isolamento" condiviso e poi perfezionato dai suoi successori... Non ci fosse stata la svolta "luterana", il re d'Inghilterra avrebbe avuto difficoltà a promuovere la sua grande nazione nel mondo, ad armare una flotta che potesse contendere il dominio delle colonie a Spagna e Portogallo... Sul piano umano, Enrico è sempre stato molto discusso (anche perchè è difficile che nei suoi reali intendimenti la ragion di stato potesse prevalere sul fatto personale) e le sei mogli dovettero pesargli parecchio anche in vita... Nella fiction c'è un personaggio, la duchessa di Milano, candidata a sostituire Jane Seymour, che a un certo punto dice di non aver alcun interesse ad entrare nel letto di un tale che ha già avuto tre mogli e una addirittura lui l'ha mandata al patibolo.
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