Gipsyqueen, 25/09/2014 10:34:
A me è piaciuto molto. Devo dire che non ho mai visto “La Piovra” o altri sceneggiati del genere, e non riesco a valutare quanto sia resa la specificità della ‘ndrangheta rispetto alla mafia siciliana, ma gli stereotipi presentati qui mi sembra che siano difficilmente evitabili, e comunque non così banali.
Mi ha colpito l’evoluzione del geometra Mario Cuturi, personaggio inizialmente antipatico che arriva ad una presa di coscienza più pura e onesta di quella dell’ingegnere (che, verso la fine, tenta di combattere il fenomeno con le sue stesse armi), e il cui idealismo si frantuma nello spettacolare finale, che non mi aspettavo.
E poi, oltre alla superba interpretazione del grande Salvo Randone, mi sembra molto ben recitato, eccetto forse lo scialbo protagonista, evidentemente imposto dalla coproduzione tedesca.
Concordo in pieno con quanto scritto da Gipsyqueen
Ho rivisto lo seneggiato sia quando è stato ritrasmesso un mese fa, sia in questi giorni registrato su dvd, e devo dire che a me è sembrato molto ben fatto.
E' vero, l'attore protagonista poteva essere migliore, ma nel complesso (ricordiamoci che si eravamo nel 1971... mentre La Piovra è arrivata ben 13 anni dopo, cioè nel 1984!!!) lo promuovo a pieni voti, per come è stato girato, la sceneggiatura, mister randone una spanna sopra tutti, e la trovata finale.
Col senno di poi tutto si può fare meglio e di più, ma se queste chicche, fortunatamente riproposte dalla RAI, si guardano con gli occhi smaliziati dello spettatore moderno, abituato ormai a qualunque diavoleria visiva e improbabili voli pindarici di copione, perdono il loro fascino, mentre vengono apprezzate da chi ha l'umiltà (o la nostalgia) di fare un passo indietro, entrare nella capsula del tempo, ed apprezzare lo sforzo che veniva fatto tra l'altro in anni molto "pesanti", soprattutto dal punto di vista sociale.