Scritto da: Tidus forever 09/08/2004 12.36
n° 116 La Dama di Picche - 06.1970
n° 117 El Paso - 07.1970
Dal sito della Bonelli Editore:
"Una visione, un miraggio, un fantasma… eppure Madame de Thebe, apparsa a Tex e a Kit Carson nel deserto del New Mexico, sembra reale! La cartomante egiziana, che viaggiava con tutti i suoi averi su un carro accompagnata dal fedele servo Alì, era stata tradita tempo prima dalla sua guida: l’infame Tom Paxton aveva fatto inghiottire i due dalle sabbie mobili per derubarli! La donna, nota come la Dama di Picche, aveva maledetto il suo carnefice, mostrandogli l’anello di Anubi. Oggi, Madame de Thebe, o il suo spettro, affida il gioiello a Tex, incaricandolo di portare a Paxton un messaggio di morte."
Virgilio Muzzi, un disegnatore secondo me poco considerato, riesce nell'impresa di creare le giuste atmosfere per questa avventura paranormale. Lo avevo già "gustato" in avventure come "L'ultimo poker" e "Canyon Diablo", western classici che ci presentano un Tex sornione, deciso, ironico e terribilmente efficace. Perchè "La Dama di Picche" è un capolavoro? Le atmosfere, dicevo prima: il dito che appare sul comodino e si infila l'anello è assolutamente da cardiapalma! Oppure il carrozzone abbandonato nel deserto, in cui la Dama, sollevata dal fedele servitore, ormai completamente sprofondato, lancia la sua maledizione. Ed è proprio in quel deserto che Tex incontrerà lo spettro della Dama, che gli racconterà la sua triste vicenda. Tex non si rende subito conto che è un fantasma: poi, come gli era apparsa, col fedele servitore ed il carro, tutto cambia: il carro è distrutto, a pezzi, cose se fosse lì da chissà quanto tempo; ci sono le ossa dei cavalli...solo una cosa gli è rimasta...l'anello di Anubi. Il "bianco e nero", col tratto particolare di Muzzi, conferisce alla storia una sua particolare magia: avere tra le mani quell'albo è come fare un tuffo in una nuova dimensione, fuori dal tempo. Ci sono albi che il fedele lettore solitamente ama sfogliare, "annusando" di tanto in tanto quelle pagine che sanno di antico, quasi assaporandone l'oggetto; è un rituale che facevo spesso, da ragazzo, e "La Dama di Picche" rientra in quei capolavori senza tempo che si lasciano gustare ed amare.
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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