n° 122 Sulle piste del Nord - 12.1970
n° 123 Tamburi di guerra - 01.1971
n° 124 Giubbe Rosse - 02.1971
Copertina gigante per un episodio gigante: sono tre numeri che hanno fatto la storia di Tex e del fumetto italiano. Ticci firma il suo capolavoro e G.L. Bonelli ci regala una storia che definire bellissima è poco. Eccone l'inizio della trama, direttamente dalla Bonelli:
Nel Grande Nord, le Giubbe Rosse di Jim Brandon sono alle prese con una brutta gatta da pelare: una tribù di indiani Fox, rifornita di armi e whisky in cambio di pepite dal bieco cacciatore Stan Jordan, si sbarazza dei nemici trafiggendoli con frecce nere, dopo averli legati a sinistre croci.
Apparentemente e superficialmente sembrerebbe un'avventura come tante: sempre indiani, sempre il cattivo commerciante, sempre le solite scaramucce. Grave errore di valutazione: c'è la vera essenza di Tex e rientra nei migliori 10 Tex di sempre!
Analizziamone i pregi, in quanto esente da qualsiasi difetto:
- Disegni: Ticci è stato uno dei maestri nel disegnare Tex. Le sue tavole non sono semplici disegni: sono quadri d'autore. Le grandi foreste del Nord, così come la natura ed i personaggi, ci trascinano dentro l'avventura; è come essere "dentro" le immense foreste...ci sembra quasi di sentire l'odore di muschio e la resina delle immense distese di abeti. I personaggi hanno una dinamicità straordinaria, dalle espressioni, ai movimenti, alle azioni convulse: nulla è lasciato al caso. Non è il disegno che si adatta alla storia: è la storia che si adatta al disegno, quasi G.L.Bonelli fosse accanto, fianco a fianco, tavola dopo tavola, al grande artista.
- Personaggi: giù il cappello davanti a questo Tex! E' un ranger sornione, capace di prendere a sberle il malcapitato come fosse uno straccio; e lo fa anche successivamente, mentendo spudoratamente, accendendosi una sigaretta, con un sorriso ed uno sguardo da faccia di bronzo come poche: il primo piano di Tex, in quel frangente, è la perfetta sintesi dell'eroe bonelliano. E quando volano i cazzotti, col malcapitato che svolazza da una parte all'altra della stanza, sorridiamo divertiti. Non è violenza gratuita: è Tex! In tutto questo, ovviamente, Ticci ha un ruolo fondamentale: i tratti somatici del ranger raggiungono vette altissime! I primi piani si sprecano: è anche attraverso di essi che il fumetto "parla" da solo. Quando mettono mano ai loro "clarinetti" sono devastanti: i suoi pards hanno il loro peso nella storia; non sono semplici comparse, ma autentici tizzoni d'inferno; ma senza mai perdere quell'ironia che si respira a piene pagine.
Da leggere e conservare in cassaforte, a doppia mandata.
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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