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Cos'è nascosto a Rennes les Chateaux?

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2006 18:42
25/08/2004 14:57
 
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Chiunque ha letto il codice Da Vinci,sà che Sauniere,il custode del Louvre,non porta casualmente quel cognome.
Berenger Sauniere,il parroco di Rennes,divenne famoso per l'enorme ricchezza dilapidata in opere di restauro della piccola cittadina francese,nella costruzione della torre Magdala (dedicata,chissà perchè,alla discepola di Gesù)e nelle opere di conservazione della chiesa del villaggio.
Non ricostruisco la vicenda,che è lunghissima,ma vi faccio una domanda.
E' possibile,secondo voi,che nei dintorni di Rennes,come ipotizzato da alcuni,ci sia un nascondiglio in cui è sepolto Gesù,scampato alla croce e riparato con la Maddalena,sua compagna,in terra francese?
E' possibile che la conoscenza di questo terribile segreto abbia permesso a Sauniere di ricattare il Vaticano?
Porto un elemento di riflessione.
Al momento della morte,Sauniere chiese a marie Denaurnaud,la sua perpetua,di chiamare un prete confessore.
Costui venne chiamato,e assistette agli ultimi attimi di vita del parroco.
Non volle però assolverlo,e scappò di corsa,inorridito,dal capezzale di Sauniere.Perchè lo fece?
Il sito più completo esistente al mondo è a quest'indirizzo:
www.renneslechateau.com/
In questo sito sono avanzate molte ipotesi suggestive,ed è possibile vedere com'è l'interno della chiesa di rennes,con il famoso demone Asmodeo e le 14 stazioni della via Crucis.
Già,14.In luogo delle tradizionali 13.
Un altro mistero.
Così com'è un mistero il pavimento a quadri,la presenza di un uomo di colore nella via crucis ecc.




[Modificato da Paul the Templar 25/08/2004 15.51]

25/08/2004 18:34
 
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Hau dippe profonne ior ammore
Re:

E' possibile,secondo voi,che nei dintorni di Rennes,come ipotizzato da alcuni,ci sia un nascondiglio in cui è sepolto Gesù,scampato alla croce e riparato con la Maddalena,sua compagna,in terra francese?





[Modificato da Paul the Templar 25/08/2004 15.51]





Non credo che Gesù sia scampato alla crocifissione ma credo possibile che fosse sposato con Maria Maddalena (questo spiega il perchè della sua costante presenza accanto a Gesù) e che abbiano avuto anche dei figli i cui discendenti sarebbero la dinastia dei Merovingi , infatti molti appartenenti a questa dinastiadi sono stati barbaramente assassinati, perchè?
25/08/2004 20:28
 
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Vampirus terribilis
Ti aspettavo al varco Paul !!

Si, una delle teorie più accreditate sta proprio nella presunta sopravvivenza del Cristo alla croce, alla venuta di lui in terra di Francia ed alla creazione della dinastia reale dei Merovingi.
Teoria affascinante se vogliamo ma che , da credente scarto a priori.
Teoria costruita benissimo perchè spiegherebbe la non assoluzione di Sauniere, il ricatto al Vaticano e quindi la disponibiità economica che permise al Parroco di costruire la Torre Magdala e tutto il resto.
Il dubbio molto forte che ho è che il Vaticano si possa far ricattare.
E' chiaro che se si provasse realmente che Gesù non è il Cristo ma un uomo comune, sposato e con figli il Cristianesimo cesserebbe di esistere, ragione per cui lo stesso Vaticano messo di fronte a tale pericolo non avrebbe esitato di eliminare lo scomodo parroco.
La mia teoria è molto più semplice, nelle vicinanze di Rennes vi è Montsegur, ovvero la roccaforte Catara, eretici sterminati dalla chiesa che custodivano un grande tesoro mai ritrovato.
Probabile che Sauniere abbia trovato le mappe per risalire a tale tesoro.
Oppure ecco tornare protagonisti i Templari, ricchissimo ordine cavalleresco che aveva i dintorni di rennes come base operativa, una delle tante basi operative.
La scoperta di un vero tesoro spiegherebbe molte delle cose, non tutte è vero.
Però potrebbe essere una base di partenza abbastanza credibile e soprattutto plausibile

[Modificato da principenero717 25/08/2004 20.36]



Io sono niente: senza vita, senza anima, odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità. Ascoltatemi: io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula
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Vampirus terribilis
Re:


B é r e n g e r S a u n i è r e
1852 - 1917

[Modificato da principenero717 25/08/2004 20.32]



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Hau dippe profonne ior ammore
Giuro che il Saunière del Codice da Vinci lo avevo immaginato proprio così [SM=x520504]
16/09/2004 10:42
 
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Re: altra ipotesi

Scritto da: principenero717 25/08/2004 20.28
Ti aspettavo al varco Paul !!

Si, una delle teorie più accreditate sta proprio nella presunta sopravvivenza del Cristo alla croce, alla venuta di lui in terra di Francia ed alla creazione della dinastia reale dei Merovingi.
Teoria affascinante se vogliamo ma che , da credente scarto a priori.
Teoria costruita benissimo perchè spiegherebbe la non assoluzione di Sauniere, il ricatto al Vaticano e quindi la disponibiità economica che permise al Parroco di costruire la Torre Magdala e tutto il resto.
Il dubbio molto forte che ho è che il Vaticano si possa far ricattare.
E' chiaro che se si provasse realmente che Gesù non è il Cristo ma un uomo comune, sposato e con figli il Cristianesimo cesserebbe di esistere, ragione per cui lo stesso Vaticano messo di fronte a tale pericolo non avrebbe esitato di eliminare lo scomodo parroco.
La mia teoria è molto più semplice, nelle vicinanze di Rennes vi è Montsegur, ovvero la roccaforte Catara, eretici sterminati dalla chiesa che custodivano un grande tesoro mai ritrovato.
Probabile che Sauniere abbia trovato le mappe per risalire a tale tesoro.
Oppure ecco tornare protagonisti i Templari, ricchissimo ordine cavalleresco che aveva i dintorni di rennes come base operativa, una delle tante basi operative.
La scoperta di un vero tesoro spiegherebbe molte delle cose, non tutte è vero.
Però potrebbe essere una base di partenza abbastanza credibile e soprattutto plausibile

[Modificato da principenero717 25/08/2004 20.36]




C'è anche un'altra possibilità, a mio parere. Il nostro curato potrebbe aver trovato un documento, un altro Vangelo, ad esempio, un Vangelo scritto durante la vita di Cristo, non dopo, e che accenni a dei "segreti" un pò scomodi, magari proprio in relazione alle idee Catare. Con questo documento potrebbe essergli stato possibile ricattare il vaticano, ottenendo fondi segreti con cui ha rifatto la sua chiesa, ma come specchietto per le allodole.


16/09/2004 21:33
 
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Secondo me lì è nascosto il Sacro Graal e la tomba di re Dagoberto[SM=x520497]
19/09/2004 01:17
 
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Vampirus terribilis
Re:

Scritto da: Banfone 16/09/2004 21.33
Secondo me lì è nascosto il Sacro Graal e la tomba di re Dagoberto[SM=x520497]



Tutto possibile, tutto possibile.
Certo è che ad oggi nessuno è riuscito a portare uno straccio di prova a qualsiasi delle correnti di pensiero.
Eppure, tanti anni fa un povero prete di campagna diventò improvvisamente ricco e potente.
Dopo aver trovato una tomba......
Chi vi era sepolto/a????
Tenete presente che la chiesa di Rennes è un vero e proprio rompicapo, sono a centinaia i rebus da risolvere, sapientemente fatti costruire da chi sapeva ma non poteva/voleva dire.
Ecco uno dei misteri, perchè un diavolo ad accogliere i fedeli e reggere un'acquasantiera? Asmodeo, parente del Bafometto che si credeva adorassero i Templari??



[Modificato da principenero717 19/09/2004 1.17]



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19/09/2004 18:39
 
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Mavaffffffff!!
Re: Re:

Scritto da: principenero717 19/09/2004 1.17


Ecco uno dei misteri, perchè un diavolo ad accogliere i fedeli e reggere un'acquasantiera?



Su due piedi non saprei cosa rispondere: mi informerò. So solo che col cavolo che andrò mai a farmi il segno della croce su quell' acquasantiera! [SM=x520487]

[Modificato da Tidus forever 19/09/2004 18.40]



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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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20/09/2004 16:45
 
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Vampirus terribilis
Non solo, appena entri ti accoglie una scritta : “Terribilis est locus iste”: Questo è un luogo terribile.... perchè??


Io sono niente: senza vita, senza anima, odiato e temuto. Sono morto per tutta l'umanità. Ascoltatemi: io sono il mostro che gli uomini che respirano bramerebbero uccidere. Io sono Dracula
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20/09/2004 16:49
 
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Vampirus terribilis
Infittiamo un po' il mistero? [SM=x520490]
I MISTERI DI RENNES - LE CHÂTEAU



Pietro Marino è un esoterista che, tra l’altro, studia da più di venti anni gli enigmi di Rennes-Le Château, un piccolo paese del dipartimento dell’Aude, in Francia. I misteri che circondano questo luogo sono tanti e tutti incredibili. C’è chi assicura che a Rennes-Le Château vi sia nascosto il Graal, segreti sconvolgenti sul cristianesimo e su Cristo, un favoloso tesoro e la storia vera delle società segrete. Si racconta ancora dell’altro. Marino ha viaggiato molto e possiede una grande quantità di interessantissimi documenti, inerenti i misteriosi avvenimenti di cui andremo a parlare nell’intervista che segue. E’ una persona piuttosto schiva, non è stato facile intervistarlo. Sono convinto che sa molto più di quanto mi ha detto.

L’INTERVISTA

Cosco: Si parla di un tesoro di inestimabile valore e di altri segreti celati a Rennes-le-Château, un paesino posto su una collina, nel dipartimento dell’Aude, in Linguadoca. Qual è la storia di questo mistero?

Marino: Il Mistero cominciò il 6 novembre 1244 quando François Pierre, barone d'Hautpoul, marchese di Blacheford e signore di Rennes-le-Château, redisse testamento e lo fece registrare il 23 novembre dello stesso anno dal notaio Captier di Esperaza. Nel testamento si parla di un segreto di Stato. Nel 1781, il curato di Rennes-Le-Château, Antoine Bigou, ricevette, in confessione ed in punto di morte, dalla marchesa d'Hautpoul, Marie de Nègri d'Ablès, un segreto di famiglia, che avrebbe dovuto essere tramandato. La marchesa morì il 17 gennaio 1781 ed il curato fece collocare sulla tomba della stessa, dieci anni dopo, nel 1791, una lapide proveniente da un'altra tomba che si trovava ad Arques. Nello stesso anno nascose, in uno dei pilastri vicino l'altare alcuni documenti e fece posare all’incontrario, sempre vicino l'altare, una lastra di pietra conosciuta come la "dalle des Chevaliers". Nel 1885 divenne parroco del villaggio don Berenger Saunière (1852-1917), un personaggio a dir poco inquietante, con strani interessi esoterici che contribuirà, in modo determinante, ai misteri di Rennes-le-Château. La chiesa era fatiscente, aveva bisogno di riparazioni. Saunière, allora, chiese dei contributi. La Marchesa di Chambord gli offrì 3000 franchi, il municipio 1.400 franchi. Potè, così, cominciare i lavori di restauro che riserveranno non poche sorprese.

C.: Durante i lavori Saunière trovò qualcosa di interessante?

M.: Quando iniziarono i lavori di restauro al pavimento, gli operai raccontarono che, in una cavità, avevano recuperato un recipiente, esattamente un paiolo, all'interno del quale avevano notato dei pezzi d'oro che luccicavano. Saunière disse che si trattava di alcune medaglie raffiguranti la Madonna di Lourdes, senza alcun valore. Eppure nello stesso anno regalò all'abate Grassaud, curato d’Amélie les Bains, un calice in argento dorato, che ancora oggi si può ammirare in tutta la sua bellezza. Il calice regalato a Grassaud era stato trovato nella chiesa durante il restauro. Sullo stesso vi è inciso: "ECCE PANIS ANGELORUM FACTUS CIBUS VIATORUM". Alla base troviamo i simboli dei quattro Evangelisti e più sopra Gesù, S. Giuseppe ed un'altra immagine non meglio indentificata. Qualcuno si chiede: Si tratta di una santa? E' certo che la figura è quella di una donna. Nel 1891 chiese ed ottenne dal comune di utilizzare un terreno di fronte la chiesa, dove fece realizzare una grotta nella quale costruì un calvario. Saunière vi fece incidere la seguente iscrizione: "Chistus A.O.M.P.S. Defendit".

C.: Che significa questa iscrizione?

M.: Su questa iscrizione sono state fatte tante ipotesi. Alcuni leggono: "CHRISTUS ANTIQUUS ORDO MYSTICUSQUE PRIORATUS SIONUS DEFENDIT" (Che Cristo difenda l'antico ordine mistico del Priorato di Sion). Altri invece sostengono che è una invocazione rivolta a Dio affinché protegga tutti gli uomini: "CRISTUS AB OMNI MALO POPULUM SUUM DEFENDIT" (che Cristo difenda il suo popolo da ogni male). Se è vero il primo caso, considerato che ancora non aveva scoperto nulla di importante, egli di sicuro faceva parte dell'Ordine del Priorato di Sion; se, invece l'iscrizione si riferisce alla seconda ipotesi, il curato era un semplice prete che non faceva altro che rivolgere una invocazione a Gesù Cristo.

C.: Se fosse stata intenzione di Saunière di rivolgere questo tipo di invocazione, che motivo aveva di indicarla con una sigla? Forse che, con tutte le pietre raccolte nella campagna circostante per la costruzione della grotta e del Calvario, non c'era spazio per incidere poche parole? E poi un curato non avrebbe lasciato a disposizione di tutto il popolo della chiesa una tale invocazione?

M.: Egli, verosimilmente, faceva parte del Priorato di Sion e se ha usato solo delle lettere, è perchè nessuno doveva sapere, solo lui e pochi altri. I lavori, all'interno della chiesa, continuavano alacremente. L'altare era costituito da una lastra di marmo che poggiava su delle colonne. La lastra venne tolta ed in una colonna venne rinvenuta una boccetta, all'interno della quale furono scoperti alcuni manoscritti con il sigillo della regina Blanche de Castille. Era stato il campanaro Captier a fare la scoperta che avvisò subito Saunière il quale sostenne che si trattava di reliquie. Sulla colonna visigota, fu eretta una statua della Madonna di Lourdes. Su questa colonna Saunière fece incidere "PENITENCE-PENITENCE" e "MISSION 1891".

C.: Furono trovati altri importanti documenti?

M.: Certo, Saunière avrebbe trovato dei documenti importantissimi:

-l'albero genealogico di Dagobert II dal 681 al 1244 e dal 1200 al 1644; quest'ultimo era anche allegato al testamento redatto nel 1644;

-2 testi codificati dei Vangeli (il vangelo di San Giovanni dove è indicato che Gesù si reca a Betania da Lazzaro e Maria gli unge i piedi con l'unguento e glieli asciuga con i capelli (XII, 1-11) ed alcuni versetti, quelli dove Gesù rispose ai Farisei che gli avevano fatto presente che i suoi discepoli stavano cogliendo spighe di sabato perché avevano fame:...il Figlio dell'uomo è signore del sabato>> (Luca VI, 1-5; Matteo XII, 1-8 e Marco II, 23-28).

C.: A quali conclusioni pervenne?

M.: Aspetti. Saunière, il giorno dopo il rinvenimento dei manoscritti, fece sollevare da due operai, Rousset e Babon, davanti all'altare una lastra di pietra, la fece rivoltare e si accorse che la stessa era composta da due pannelli scolpiti, su uno vi è un personaggio a cavallo che suona un corno, sull'altro un cavallo sul quale vi sono due cavalieri. Un chiaro riferimento ai cavalieri Templari. Era la lapide che aveva fatto posare l'abate Antoine Bigou nel 1791. Sotto la lapide una tomba o l'ingresso della tomba della famiglia d'Hautpoul? Forse Saunière trovò in questa cripta la vera tomba della marchesa. Probabilmente fu questo che gli fece capire che nella tomba, che si trovava nel cimitero, non si trovavano i resti della marchesa, ma qualcos'altro. Questa lastra era stata posata da Bigou e trovata poi da Saunière; però nel libro "Le pietre incise della Linguadoca" di Eugene Stublein, pubblicato nel 1884, era già stata descritta, come si evince dalla lettera inviata all'archeologo Fatin dalla "Lingue de la Librairie ancienne". Nello stesso libro veniva indicata anche la lapide della Marchesa d'Hautpoul-Blanchefort.

C.: Ma come faceva Stublein, nel 1884, a conoscere la lapide dei Cavalieri, se Bigou, nel 1781, l'aveva fatta collocare con le figure scolpite rivolte verso il pavimento? Qual è la fonte da cui Stublein aveva tratto la notizia?

M.: E' una fonte certamente antecedente al 1781 e chi l'ha riportata avrà di sicuro visto la lapide, quindi la tomba di Sigibert IV. A questo punto Saunière sospese i lavori. Nel suo diario, alla data del 21.9.1891 si legge "Trovata una tomba. La sera, pioveva". Alla data del 29.9.1891, si legge che egli aveva incontrato il curato Gélis, l'abate Carrière e l'abate Cros. Alla data 1.10.1891 si legge che aveva ricevuto la visita di alcuni confratelli.

C.: Quale fu il proseguo degli avvenimenti?

M.: Saunière si recò da Mons. Felix Billard, vescovo di Carcassonne. Allo stesso riferì della scoperta. Glielo riferì non solo perchè era un suo superiore, ma soprattutto perchè Billard faceva parte di quel famoso Ordine che si perdeva nella notte dei tempi. Il vescovo lo autorizzò, allora, ad andare a Parigi per far decifrare i manoscritti. Saunière rimase in quella città tre settimane, invece dei 5 giorni autorizzati. Egli si recò direttamente al S. Sulpice dove era direttore l'abate Biel. Qui conobbe il giovane Emile Hoffet che lo introdusse in circoli culturali ed artistici, dove Saunière ebbe modo di conoscere la cantante Emma Calvé. Saunière, quando partì per Parigi, sapeva già a chi rivolgersi. Se così non fosse stato, certamente non avrebbe affidato le pergamene o copie delle stesse a nessuno; non si sarebbe certamente fidato. Hoffet era una persona di fiducia, forse poteva far parte di quell'Ordine di cui faceva parte Billard. I manoscritti, frattanto, vennero decifrati. Una copia degli stessi e dell'albero genealogico rimasero ad Hoffet. Perchè giungiamo a questa conclusione? La biblioteca dell'abate Hoffet, alla sua morte, fu acquistata dalla "Lingue de la Librairie ancienne". Il 2 luglio del 1966 l'Istituto inviava una incredibile lettera al sig. Fatin, proprietario del castello di Rennes e grande archeologo.

C.: Cosa era scritto in questa lettera?

M.: Eccole il testo da me tradotto (Marino mi porge un foglio scritto che riporto interamente, ndr):

Parigi, 2 luglio 1966

Al Signor Marius FATIN

Archeologo
Castello di Rennes

RENNES-LE-CHÂTEAU
di COUIZA

(Aude)

Gentile Signore,

dopo la nostra visita della settimana scorsa al vostro castello di RENNES, e prima di lasciare la Francia, abbiamo il piacere di potervi informare che il vostro castello è in effetti storicamente il più importante della Francia, perché questa dimora fu il rifugio nel 681 del Principe SIGIBERT IV figlio del RE DAGOBERT II, divenuto San Dagobert; tra i loro discendenti vi sono i Conti di Rhédae. Fatti accertati per mezzo di due pergamene recanti il sigillo della Regina Blanche de Castille, con il testamento di Francois-Pierre d'Hautpoul registrato il 23 novembre 1644 da Captier, notaio in Esperaza (Aude), documenti acquistati dalla nostra Società con una parte della Biblioteca dell'Abate E.H. Hoffet, Via Blanche 7, a Parigi, che deteneva questi documenti dell'abate SAUNIÈRE, antico curato di RENNES-LE-CHÂTEAU.

La pietra tombale di SIGIBERT IV, figura nel libro di STUBLEIN, edizione di Limoux del 1884, e si trovava nella chiesa Santa Maddalena di RENNES-LE-CHÂTEAU, oggi è al museo delle lapidi di CARCASSONNE.

Il Vostro Castello è dunque doppiamente storico!

Vi preghiamo Caro Signore di ricevere i nostri sentimenti più devoti.

(Firma)

C.: Cosa prova questa lettera?

M.: Prova inconfutabilmente che effettivamente Saunière aveva trovato i manoscritti e che ne aveva fatto copia, lasciandone una a Parigi. Saunière in questa città acquistò delle riproduzioni di quadri: la tentazione di S.Antonio di Teniers, i pastori d'Arcadia di Nicola Poussin (3 pastori ed una pastorella che osservano una tomba con su inciso: "ET IN ARCADIA EGO), ed un ritratto di Papa Celestino V. Di ritorno a Rennes fece riprendere i lavori. Si incontrò con la famiglia di Marie Dénarnaud; il padre ed il fratello, dopo l'incontro con Saunière, andarono a lavorare come carpentieri ad Esperaza, paese del notaio che aveva ricevuto il testamento del barone d'Hautpoul. Certamente, prima di rientrare a Rennes, il curato avrà informato il suo vescovo della evoluzione delle cose. Saunière fece anche costruire davanti al cimitero una porta, sulla quale fece mettere un teschio con 22 denti ed ossa in metallo incrociate, simbolo templare, ed una struttura che gli abitanti chiamavano "biblioteca" che fu distrutta da un incendio il 14.7.1895. Per qualche tempo abitò in questa struttura. Di notte faceva scavi nel cimitero. A tal proposito, Marie Dénarnaud ebbe a dichiarare che erano stati sorpresi mentre stavano aprendo una tomba. Il Municipio protestò per quello che stava facendo Saunière. Abbiamo una lettera indirizzata al Prefetto che lo attesta.

C.: Cosa cercava e cosa trovò Saunière nel cimitero?

M.: Trovò la tomba della contessa d'Hautpol-Blanchefort. Aveva letto quello che c'era sulla lapide e lo aveva cancellato. Non sapeva che quella iscrizione qualcuno l'aveva già copiata. Sulla lapide, figura l'anno di morte in lettere romane, ma al posto della seconda "C" viene incisa una "O" (MDC O LXXI invece di MDCCLXXI). Ma Marie Dénarnaud dichiarò che avevano aperto una tomba. A quale scopo? Il Mistero si infittisce. Bisogna scoprire cosa effettivamente Saunière faceva nel cimitero, oltre che leggere le iscrizioni di cui abbiamo detto. Il 6 luglio del 1897 la chiesa, sulla cui facciata aveva fatto incidere:"Questo è un luogo terribile", viene inaugurata e per due anni Saunière si assenterà spesso ed in modo sistematico da Rennes-Le-Château. Ricevette per due volte la visita di Jean-Stephane d'Hasbourg, che gli abitanti di Rennes conoscevano come signor Guillame.

C.: Chi c’era in realtà dietro queste cospicue donazioni e quali erano i veri motivi di tanta generosità?

M.: Jean-Stephane d'Hasbourg era il tramite di qualche misterioso personaggio che aveva molto interesse alle ricerche di Saunière. Insieme avevano anche aperto dei conti in una banca svizzera. E se Jean-Stephane d'Hasbourg conosceva l'esistenza dei documenti e di un "segreto", certamente anche lui faceva parte di quell'Ordine a cui apparteneva il vescovo Billard e lo stesso Saunière. Nel 1900 il curato acquistò 6 terreni e li intestò a Marie Dénarnaud. Costruì la Villa Betania, che, dopo la morte di Saunière, sarebbe dovuta diventare casa di riposo per i preti della diocesi. All'interno fece costruire una cappella personale, per avere la possibilità di dire messa. All'ingresso principale troneggia una statua del Cristo, al di sopra la scritta "Villa Bethanie". Fu costruita una cisterna che alimentava una fontana a beneficio della popolazione. Fece costruire una strada di collegamento per Rennes. Ma, soprattutto, si dedicò all'edificazione della famosa Torre Magdala.

C.: Ci parli di questa Torre.

M.: Egli l'aveva ideata per ospitare il suo studio e la biblioteca, che aveva curato nei minimi particolari e dove aveva raccolto una collezione di francobolli e cartoline. All'ingresso la scritta "Magdala", ma la "M" somiglia ad una "Omega" capovolta; nelle iscrizioni di Saunière si troveranno spesso anche lettere capovolte. I lavori durarono 8 anni. Molte personalità andarono a trovare Saunière; fra queste anche un massone, Henri Charles Etienne Dujardin-Beaumetz, della loggia "La Clémente Amitié". Si pensa che Saunière fosse stato iniziato in quella Loggia.

C.: Lo strano comportamento di Saunière oltre alla disinvoltura con cui maneggiava tanto denaro non fu notato dai suoi superiori?

M.: Certamente sì, infatti furono svolte delle indagini e nel 1911, il vescovo, successore di Billard, non trovando altro, lo accusò di traffico di messe e lo sospese. Fece appello a Roma e venne difeso dal canonico Huguet. Riabilitato, l'11 aprile 1915 venne definitivamente sospeso, in quanto non volle dare spiegazioni neanche a Roma. Gli fecero sapere che sarebbero stati clementi con lui, se avesse fatto ammenda e spiegato tutto, ma Saunière non lo fece mai. Il 5 gennaio 1917 decise di iniziare un'altra costruzione: una torre di 60 metri. Un preventivo è datato 12 gennaio 1917. Lo stesso giorno si sentì molto male mentre era nella Torre Magdala. Ebbe paura. Il 17 gennaio 1917 fece chiamare l'abate Riviere per confessarsi. La confessione durò molto però non ebbe l'assoluzione. Saunière non aveva realmente intenzione di confessarsi, voleva trasferire il segreto ma Riviere non capì o non volle capire. Morirà, per una emorragia cerebrale, il 22.1.1917. Sulla sua tomba è riportata la scritta INRI (Gesù Nazzareno re dei Giudei); anche in questo caso vi è una lettera capovolta:la "N". C'è da dire, però, che la "M" di Madgala era stata fatta scrivere da Saunière, mentre necessariamente era stato qualcun altro a dare ordine di incidere la "N" in quel modo. Si è voluto lasciare un messaggio? Oppure è stato un errore? Uno scrivano catalano, Prudenci Reguanti Torres, spiega che la "N" che vuol dire Nazareth, al rovescio è da interpretare come Hterazan, che in ebraico significa "HA TE RATZ AN" (dove è la misteriosa camera?). Quindi il Gesù Nazareno re dei Giudei diventerebbe: "Io so dove è la camera misteriosa del Re dei Giudei".

C.: Ma cosa trovò Saunière?

M.: Sono state fatte molte ipotesi. Secondo alcuni avrebbe trovato il tesoro dei Templari, altri quello dei Visigoti, ed ancora quello dei Catari, o, come sostiene Corbu, il tesoro della corona francese. C'è, perfino, chi sostiene che avesse trovato il Graal o l'Arca dell'Alleanza; certi sostengono che avesse trovato un luogo di culto segreto, considerato che, nelle decorazioni della chiesa, vi sono molti simboli rosacruciani. Si è parlato pure che Saunière avrebbe scoperto un segreto di tale gravità da far tremare le fondamenta del mondo cristiano e che avrebbe ricattato Roma. Un’ennesima ipotesi vuole che trovò il tesoro del Tempio di Salomone, trafugato dai romani il 70 d. C., e riconquistato dai barbari quando saccheggiarono Roma, passato ai Visigoti, successivamente ai Templari e, forse, a Bertrand de Blanchefort sesto Gran Maestro dei Cavalieri Templari.

C.: Segreti pericolosi quelli di Rennes-le-Château. Si racconta di strane morti…

M.: L'abate Gélis, amico e confidente di Saunière, verrà ucciso e trovato con il cranio fracassato. La sua tomba è orientata verso Rennes-le-Château e sulla stessa è impresso un simbolo dei Rosa-Croce. Un'altra persona che ha avuto a che fare con Saunière verrà trovata assassinata, il 28 agosto 1974; è la nipote di Marie Dénarnaud, la quale le aveva regalato dei gioielli. Questi gioielli sembrano appartenere alla oreficeria visigota. L'assassino verrà scoperto. Era membro di una setta segreta. Altre tre persone che hanno avuto a che fare con Rennes-le-Château sono state trovate morte, impiccate: , Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker il 6 marzo 1967, Pierre Feugere, il giorno dopo, il 7 marzo. Avevano scritto e pubblicato, il 17 gennaio dello stesso anno: "Il Serpente Rosso", un curioso e interessante testo. Mi fermo qui.

C.: Mi dice qualcosa sul simbolismo ermetico presente nella chiesa di Rennes-Le Château?

M.: La chiesa era stata consacrata nel 1089 e dedicata a Maria Maddalena, ma la sua fama la deve all'abate Saunière. Prima di entrare, sulla sinistra, è visibile la Madonna di Lourdes posta sul pilastro visigoto, il pilastro all'interno del quale Saunière avrebbe trovato i manoscritti. All'ingresso troviamo scritto: "Domus Mea Domus orationis Vocabitur" (La mia casa sarà chiamata casa di Preghiera), "Terribilis est locus iste" (questo è un luogo terribile) e "Hic Domus Dei est et porta Coeli" (Qui è la casa di Dio e la porta del cielo). Nella Genesi (XXVIII, 10-17) leggiamo che Giacobbe sognò una scala che poggiava sulla terra e raggiungeva il cielo. Gli Angeli salivano e scendevano su di essa. Gli apparve Dio che gli parlò. Al suo risveglio ebbe timore e disse: "Come è terribile questo luogo! E nientemeno è la casa di Dio e questa è la porta del cielo". Diede il nome di BETHEL a quel luogo che prima si chiamava LUZ. Lynn Picknett e Clive Prince nel "La rivelazione dei Templari - I custodi segreti della vera identità di Cristo" sostengono che BETHEL è il Centro in lotta con Gerusalemme e che con il termine BETHEL, in francese, si designa il Tempio di una "setta" dissidente. Ricordiamo questo "racconto" non solo per la frase che si riferisce all’ingresso della chiesa, ma anche per la scala che parte dalla terra e raggiunge il cielo, perché la scala noi la troveremo in alcune stazioni della passione di Cristo che si trovano all’interno della stessa chiesa. Sul timpano si nota un triangolo equilatero e possiamo ammirare la statua della Maddalena, ai lati 4 vasi contenenti delle rose, 3 a vaso, per un totale di 12. Entrando si nota il diavolo Asmodeo (il diavolo che, secondo la leggenda, portava l'acqua mentre Salomone faceva costruire il Tempio di Gerusalemme e che era poi diventato guardiano del tesoro del Tempio) che sostiene l'acquasantiera, a forma di conchiglia, sulla quale sono incise le iniziali "B.S.", cioè Boudet-Saunière. Sull’acquasantiera è anche inscritta la traduzione deformata: "PAR CE SIGNE TU LE VAINCRAS" (con questo segno tu LO vincerai) del motto, in latino, dell’imperatore Costantino: "IN HOC SIGNO VINCES". Il pavimento dove è collocato Asmodeo è composto da 64 lastre bianche e nere alternate, orientate verso i 4 punti cardinali. Sull'ala sinistra di Asmodeo ci sono dei segni che sembrano graffi.

C.: Cosa sta a significare tutto questo complesso simbolismo?

M.: Un linguaggio cifrato. C’è ancora tanto. Di fronte, sull'altra parete, è posto il fonte battesimale con le statue di San Giovanni Battista e Gesù. Il Battista versa l'acqua con una conchiglia. Gesù ed Asmodeo hanno lo sguardo rivolto verso il pavimento e guardano le 64 mattonelle bianche e nere poste come una scacchiera. All'interno della chiesa si possono ammirare, oltre le statue della Madonna e di San Giuseppe, entrambe con il Bambino tra le braccia, numerose statue che guardano anche esse il pavimento: San Germana, martire per aver difeso la sua verginità; San Rocco, Sant'Antonio l'Eremita, Sant'Antonio di Padova, l'Evangelista San Luca (medico, protettore delle arti figurative) e Maria Maddalena, rappresentata con una croce, un calice nelle mani ed un teschio accanto ai piedi. Sul pulpito si trova la statua dell'Evangelista Luca. Henri Mertal, in un articolo pubblicato sul bollettino n. 10 del novembre 1966, dell'Associazione di Rhedae, sostiene che le iniziali delle statue, così come erano state fatte collocare da Saunière danno il nome GRAAL; (Germana, Rocco, Antonio, Antonio, Luca), con esclusione di Maria Maddalena che era quella che lo possedeva. Féral diceva inoltre che le Statue erano state poste a forma di "M". Ed era per lui un riferimento alla Massoneria. I simboli ermetico-alchemici sono ancora tanti ma quanto le ho detto può bastare per farsi una pallida idea di quanto è celato là. Di più non posso dire.

C.: Si racconta che certi periodi dell’anno si verificano fatti curiosi in quella chiesa, quanto c’è di vero?

M.: Nella chiesa, in alcuni giorni dell'anno, si possono osservare alcuni insoliti fenomeni. Il 13 gennaio (giorno del Battesimo del Cristo) i primi raggi del sole colpiscono i piedi del Cristo e poi si spostano su, verso la statua. Il 17 gennaio (festa di S.Antonio) un raggio di sole batte sulla statua di S.Antonio. Il 4 aprile e per tutta la settimana, il sole, attraversando la vetrata dove è rappresentata la Resurrezione di Lazzaro, proietta l'immagine del Cristo sulla parete di fronte. In inverno, a mezzogiorno, il sole, attraversando la vetrata posta a sud, proietta l'immagine di un melo con tre mele blu. Gli enigmi sono ancora tanti. C’è la scritta "PAR CE SIGNE TU LE VAINCRAS" che si trova sopra l'acquasantiera, qualcuno ha tratto le seguenti conclusioni: le lettere sono 22 come 22 sono i denti del teschio posto sulla porta del cimitero, come 22 sono i gradini della Torre Magdala, 22 è la somma delle due rampe di scale di 11 gradini che porta alla terrazza. Nella scritta originale Saunière ha aggiunto le lettere "L" ed "E" (LE), che sono poste tra la 13cesima e la 14cesima lettera: il 1314 è l'anno in cui fu giustiziato Jacques de Molay; la "L", nell'alfabeto, è la 12 lettera, mentre la "E" è la 5, e 12+5=17, il numero ricorrente nel Mistero di Rennes. Ora basta le ho detto più di quanto avrei dovuto.



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21/09/2004 12:48
 
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Una cosa.
La famosa frase "Questo è un luogo terribile" non è infrequente all'ingresso delle chiese.
A Monte S'Angelo,10 km da San Giovanni Rotondo,sul Gargano,sull'ingresso della chiesa dedicata a San Michele Arcangelo,campeggia ben visibile.
E' probabile che serva solo ad ammonire i fedeli sulla sacralità del luogo,o anche a ricordare avvenimenti storico-religiosi accaduti nel corso dei secoli sui posti dove sorgono le scritte.
21/09/2004 14:33
 
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Re:

Scritto da: Paul the Templar 21/09/2004 12.48
Una cosa.
La famosa frase "Questo è un luogo terribile" non è infrequente all'ingresso delle chiese.
A Monte S'Angelo,10 km da San Giovanni Rotondo,sul Gargano,sull'ingresso della chiesa dedicata a San Michele Arcangelo,campeggia ben visibile.
E' probabile che serva solo ad ammonire i fedeli sulla sacralità del luogo,o anche a ricordare avvenimenti storico-religiosi accaduti nel corso dei secoli sui posti dove sorgono le scritte.


Pero' anche Monte Sant'angelo era uno dei luoghi di sosta piu' importanti sulla strada per la terrasanta e se non vado errato anche li' fioccano non poche leggende che spesso riconducono ai templari e simili.
21/09/2004 14:52
 
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Bravo Marco......
Infatti non è ben documentata la data di creazione della frase sul portale della chiesa,ma si presume che sia stata fatta nel 1200.
Quella dei templari è una lunga storia.
Una storia centenaria, iniziata con la costituzione dell’ordine nel 1119, ad opera di Bernardo da Chiaravalle, che volle fortemente uno status speciale per i poveri cavalieri di Cristo, il cui scopo ufficiale era quello di accompagnare i pellegrini in viaggio verso Gerusalemme. Accadeva frequentemente che coloro che si mettevano in viaggio verso il sepolcro di Cristo fossero oggetto di rapine e omicidi, cosa che scoraggiava enormemente viaggi e pellegrinaggi.
Quindi dall'Europa partivano alla volta della Terrasanta passando spesso dalla Puglia,o imbarcandosi nei vari porti europei.Presumibilmente quindi possono aver fatto sosta amche a Monte S.Angelo,per motivi però storicamente non documentati.
Dicevo che lo scopo ufficiale era quello,e probabilmente per un certo numero di anni fù così.
Ma i contatti con le popolazioni indigene deve aver portato,a conoscenza dell'ordine,alcuni segreti probabilmente non ortodossi.
Sono ormai accertati per esempio,contatti con il Vecchio della montagna e la setta degli haschassin,mangiatori di hascisc,da cui abbiamo importato il termine assassini.
In cosa consistessero questi segreti,non è dato sapersi con certezza.Probabilmente ebbero accesso a documenti storici risalenti ai primi anni di vita di Cristo,così come,probabilmente,ebbero accesso a qualche segreta del tempio di Salomone,dove potrebbero aver ritrovato oggetti legati alla passione,e,perchè no,parte del tesoro del tempio.
Ipotesi,ovvio.....[SM=x520497]
22/09/2004 00:34
 
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Re:

Scritto da: Paul the Templar 21/09/2004 14.52
Bravo Marco......
Infatti non è ben documentata la data di creazione della frase sul portale della chiesa,ma si presume che sia stata fatta nel 1200.


A questo proposito caro paul the templar ti invito alla lettura di un libro intitolato "la cucina dei pellegrini" edizioni paoline l'autrice e' una giornalista spagnola Marina Cepeda Fuentes, membro fra l'altro dell'accademia italiana della cucina.
Nel libro oltre a notizie singolari ed interessanti legate alla cucina troverai un interessante capitolo con la storia della basilica di Monte Sant'angelo, ti assicuro un libro interessante sotto molti punti di vista.[SM=x520499]
P.S. Visto che il discorso templare comincia a prendere sempre piu' spazio perche' non apriamo una discussione a riguardo?
credo che molti di noi si siano prima o poi imbattutti in qualcosa che aveva a che fare con loro, non foss'altro un romanzo o qualche racconto fantasioso; sarebbe interessante raccogliere un po' di interventi a riguardo.Dato il tuo nick, non posso che invitarti ad aprire le danze, sara' mio piacere seguirti d'appresso.[SM=x520488]
22/09/2004 02:06
 
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Re: Re:

Scritto da: ugo.p 22/09/2004 0.34

A questo proposito caro paul the templar ti invito alla lettura di un libro intitolato "la cucina dei pellegrini" edizioni paoline l'autrice e' una giornalista spagnola Marina Cepeda Fuentes, membro fra l'altro dell'accademia italiana della cucina.
Nel libro oltre a notizie singolari ed interessanti legate alla cucina troverai un interessante capitolo con la storia della basilica di Monte Sant'angelo, ti assicuro un libro interessante sotto molti punti di vista.[SM=x520499]
P.S. Visto che il discorso templare comincia a prendere sempre piu' spazio perche' non apriamo una discussione a riguardo?
credo che molti di noi si siano prima o poi imbattutti in qualcosa che aveva a che fare con loro, non foss'altro un romanzo o qualche racconto fantasioso; sarebbe interessante raccogliere un po' di interventi a riguardo.Dato il tuo nick, non posso che invitarti ad aprire le danze, sara' mio piacere seguirti d'appresso.[SM=x520488]



D'accordo sull'apertura di un topic dedicato ai Templari, vi seguo a ruota.
O tu Paul o tu Ugo che hai avuto l'idea !!
Ci sono miliardi di cose da dire !
Bravissimo Ugo !!![SM=x520497]



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Mavaffffffff!!
Il serpente rosso
Ho trovato in rete un interessante articolo che riguarda questa pubblicazione. Eccone una parziale trasposizione:

E' stato scritto in lingua francese nell'Ottobre del 1966 da tre autori: Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker.
I tre autori del piccolo opuscolo morirono subito dopo la pubblicazione in circostanze poco chiare anche se i tre casi di morte vennero archiviati come suicidi.
Qualcosa doveva averli spinti alla morte.
Qualcuno in effetti ipotizzò che forse furono uccisi, condannati a morte da qualche tribunale iniziatico perchè colpevoli di aver violato la regola del "Silentium".
Comunque fosse, pubblicando "LE SERPENT ROUGE. NOTES SUR SAINT GERMAIN DES PRES ET SAINT SULPICE DE PARIS", i tre avevano involontariamente firmato anche la loro condanna a morte.
Leggendo la descrizione degli interni della chiesa di Rennes-Le-Château ci si accorge di quante analogie vi siano con il luogo descritto in questo testo e la chiesa stessa.
E' una specie di mappa per arrivare al fantomatico tesoro che si ipotizza essere nascosto in quei luoghi? Ma se il mistero è legato ad un tesoro di che tesoro si tratta? Il mitico Santo Graal o il tesoro dei Catari o dei Templari?



Le serpent rouge

di Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent, Gaston De Koker
(Le "x" che si vedono nel testo sono cancellature.)
PONTOISE - 17 GENNAIO 1967

Acquario

Come sono strani i manoscritti di questo Amico, grande viaggiatore dell'incognito, essi mi sono apparsi separatamente, tuttavia formano un tutto per colui che sa che i colori dell'arcobaleno uniti danno l'elemento bianco, o per l'artista che sotto il suo pennello, fa dalle sei tinte della sua tavolozza magica, sorgere il nero.

Pesci

Questo Amico, come posso presentarvelo? Il suo nome resterà un mistero, ma il suo numero è quello di un sigillo celebre. Come descrivervelo? Forse come il navigatore dell'arca imperitura, impassibile come una colonna sulla sua roccia bianca, che guarda verso il mezzogiorno, al di là della roccia nera.

Ariete

Durante il mio sofferto pellegrinaggio, ho tentato di aprirmi con la spada una strada attraverso la vegetazione inestricabile dei boschi. Avrei voluto arrivare alla dimora della Bella Addormentata in cui certi poeti vedono la Regina di un regno scomparso. Alla disperazione di ritrovare il cammino, le pergamene di questo Amico furono per me il Filo di Arianna.

Toro

Grazie a lui, ornai a passo moderato e con sguardo su (rivolto verso l'alto), io posso scoprire le sessantaquattro pietre disperse del cubo perfetto che i Fratelli della Bella del bosco nero, sfuggendo all'inseguimento degli usurpatori, avevano seminato sulla strada quando fuggirono dal Forte bianco.

Gemelli

Riunire le pietre sparse, lavorare con la squadra ed il compasso per
rimetterle nell'ordine regolare, cercare la linea del meridiano che va da Orientea Occidente, poi guardando dal Sud al Nord, infine in tutti i sensi per ottenere la soluzione cercata, facendo sosta davanti alle quattordici pietre marcate con una croce. Il cerchio era l'anello e corona, ed esso (era) il diadema di questa Regina del castello.

Cancro

Le lastre del pavimento a mosaico del luogo sacro potevano essere
alternativamente bianche o nere, e Gesù, come Asmodeo,
sorvegliava i loro allineamenti. Il mio sguardo sembrava incapace
di vedere la cima dove dimorava nascosta la meravigliosa addormentata. Non era stato Ercole con la potenza magica, come decifrare i misteriosi simboli impressi dagli osservatori del passato. Nel santuario tuttavia l'acquasantiera, fontana d'amore dei credenti che ridà il ricordo di queste parole: CON QUESTO SEGNO TU lo VINCERAI.

Leone

Di colei che io desidero liberare, salgono verso di me gli effluvi del
profumo che impregnano il sepolcro. Una volta alcuni l'avevano chiamata: ISIDE, regina delle sorgenti benefiche, VENITE A ME VOI TUTTI CHE SOFFRITE E CHE SIETE OPPRESSI E IO VI DARO' SOLLIEVO, ALTRI MADDALENA, dal CELEBRE vaso colmo di balsamo guaritore. Gli iniziati conoscono il suo vero nome: NOSTRA SIGNORA DES CROSS.

Vergine

Io ero come i pastori del celebre pittore Poussin, perplesso davanti l'enigma: "ET IN ARCADIA EGO!". La voce del sangue, vuole rendermi l'immagine di un passato ancestrale. Si, il lampo del genio attraversa il mio pensiero, rivedo, comprendo! Io conosco ora questo segreto favoloso. E meraviglia, al momento dei salti dei quattro cavalieri, gli zoccoli di un cavallo avevano lasciato quattro impronte sulla pietra, ecco il segno che DELACROIX aveva lasciato in uno dei tre dipinti della cappella degli Angeli. Ecco la settima sentenza che una mano aveva tracciato:ESTRAIMI DAL FANGO, PERCHE' IO NON VI RESTI AFFOSSATO. Due volte IS, imbalsamatrice e imbalsamata, vaso miracoloso
dell'eterna Dama Bianca delle Leggende.

Bilancia

Cominciato nelle tenebre, il mio viaggio non poteva terminare che nella luce. Alla finestra della casa diroccata contemplavo attraverso gli alberi spogli dell'autunno la vetta della montagna. La croce di creta si distaccava sotto il sole del mezzogiorno, era la quattordicesima e la più grande di tutte con i suoi 35 centimetri. Eccomi dunque a mia volta cavaliere sul destriero divino che cavalcava l'abisso.

Scorpione

Visione celeste per colui che mi ricordano le quattro opere di Em.
SIGNOL, intorno alla linea del Meridiano, nello stesso coro del santuario
da dove irradia questa sorgente d'amore degli uni per gli altri.
Io ruoto su me stesso passando con lo sguardo la rosa del P a quella dell'S,poi dall'S al P. E le spirali nel mio spirito diventano un polipo mostruoso che espelle il suo inchiostro. Le tenebre che assorbono la luce, ho un capogiro e porto la mia mano sulla mia bocca, mordendo istintivamente il palmo, forse come OLIER nel suo feretro. Maledizione,io comprendo la verità. E' il passaggio, ma egli stesso facendo il bene, come xxxxxxxx QUELLO della tomba fiorita. Ma quanto hanno saccheggiato la casa, non lasciando che cadaveri imbalsamati e numeri di metallo che non avevano potuto importare? Quale strano mistero cela il nuovo Tempio di SALOMONE edificato dai bambini di Saint VINCENT?

Ofiuco o Serpentario

Maledicendo i profanatori nelle loro ceneri e coloro che vivono sulle loro tracce, uscendo dall'abisso dove era stato tuffato, compiendo il gesto d'orrore: "Ecco la prova che del sigillo di SALOMONE io conosco il segreto, che xxxxxxxx di questa REGINA ho visitato le dimore nascoste". A questo, Amico Lettore, guardati di aggiungere o togliere uno iota ... Medita, medita ancora, il vile piombo del mio scritto contiene forse l'oro più puro.

Sagittario

Ritornando allora alla bianca collina, il cielo avendo aperte le sue cateratte, mi sembra di sentire vicino una presenza, i piedi nell'acqua come colui che riceve il segno del battesimo.Ruotando ad est, di fronte a me vidi srotolando senza fine i suoi anelli l'enorme SERPENTE ROSSO citato dalle pergamene, salato e amaro, l'enorme bestia aizzata (scatenata) davanti i piedi di questo monte bianco, rosso per la collera.

Capricorno

La mia emozione fu grande, "ESTRAIMI DAL FANGO", dicevo, e il mio risveglio fu immediato. Ho omesso di dirvi in effetti che questo era un sogno da me fatto questo 17 GENNAIO, festa di San SULPICIO.
A seguito del mio turbamento persistente, ho voluto, dopo le riflessioni di rito, riferirvi un racconto di PERRAULT. Ecco dunque Amico Lettore, nelle pagine che seguono, il risultato di un sogno che mi aveva cullato nel mondo dallo strano all'ignoto. A Colui che è il passaggio per fare il bene (o: A colui che sembra di fare il bene, o ancora: A Colui che cessa di fare il bene?)

[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 06/11/2004 15.39]



--------------------------------------------------
"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
--------------------------------------------------
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Re:

Scritto da: Paul the Templar 25/08/2004 14.57
Il sito più completo esistente al mondo è a quest'indirizzo:
www.renneslechateau.com/
In questo sito sono avanzate molte ipotesi suggestive,ed è possibile vedere com'è l'interno della chiesa di rennes,con il famoso demone Asmodeo e le 14 stazioni della via Crucis.
Già,14.In luogo delle tradizionali 13.
Un altro mistero.
Così com'è un mistero il pavimento a quadri,la presenza di un uomo di colore nella via crucis ecc.




[Modificato da Paul the Templar 25/08/2004 15.51]




Post interessantissimo....
io a Rennes ci sono stata, davvero quella chiesa non è comune....luci particolari rappresentazioni insolite e, se evidenziate, persino blasfeme per la chiesa cattolica come la conosciamo oggi (non dimentichiamo che ci sono valangate di scritti, tra cui alcuni vangeli apocrifi che parlano di fratelli di Gesù)...insolito anche il fatto che la chiesetta è visitabile dalle 12.00 alle 12.30 senza che nessun avviso sia posto da nessuna parte....
Strana la mia vicenda perchè, giunti a rennen les bains, la parte bassa della minuscola cittadina, siamo andati in albergo a dormire con il proposito di recarci il giorno successivo a vedere la chiesa e poi ripartire visto che dovevamo rientrare a casa assolutamente in serata....
Siamo arrivati lì alle dodici meno dieci...avessimo deciso anche solo di fare uno spuntino ...adieu...
Ad ogni modo degnissima di essere vista....

per quanto riguarda i segreti di saunière, stanno tentando di dimostrare che son tutte bufale....ma i capi di stato non vanno a parlare con un pretucolo di campagna...



********************************************
Dea meravigliosamente luminosa
benedici noi con il tuo agognato sguardo,
Tu che facesti del giorno la notte &
(Mike Oldfield)
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Mikayla Dryadia ap Ruis
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Re: Re:

Scritto da: Mikayla Dryadia 23/10/2006 12.19


(non dimentichiamo che ci sono valangate di scritti, tra cui alcuni vangeli apocrifi che parlano di fratelli di Gesù



per favore [SM=g27833] : dei fratelli di Gesù ne parla il Vangelo. Non dimentichiamoci che fratello e sorella erano termini omnicomprensivi familiari. Si parlava di cugini solo quando si voleva identificare la differente natalità. Ma tutti erano figli di Abramo. Quindi tutti fratelli.


"Ma noi siamo in tre: io, Smith e Wesson"
Clint Eastwood
23/10/2006 16:42
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: bibba 23/10/2006 12.53


per favore [SM=g27833] : dei fratelli di Gesù ne parla il Vangelo. Non dimentichiamoci che fratello e sorella erano termini omnicomprensivi familiari. Si parlava di cugini solo quando si voleva identificare la differente natalità. Ma tutti erano figli di Abramo. Quindi tutti fratelli.




I vangeli canonici sono documenti scritti fin dal 150 DOPO Cristo...quindi già in origine manipolati dagli uomini (o tu ti ricordi cosa faceva, quotidianamente, il tuo bisnonno?) quindi già passibili per lo meno di dubbio....ma in realtà la vera manipolazione dei vangeli e la "sparizione" dalla vita pubblica di quelli cosidetti apocrifi avviene con il Concilio di Trento nel 1564 se ricordo bene...

I vangeli ufficialmente accettati e tramandati nei secoli, fino a oggi hanno comunque subito opportune modifiche legate a manomissioni di traduzione dall'idioma greco al latino e successivamente nella lingua volgare...ne cito alcuni esempi:

un passo di Eusebio di Cesarea parla di un certo Giuda...

"...che era fratello carnale del Salvatore...".

Perché l'evangelista Luca, parlando della nascita di Gesù a Betlemme, lo avrebbe definito esplicitamente primogenito?

"Ora mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo" (Lc 2, 6-7).

Anche il testo di Matteo porta la definizione "primogenito" ma, in verità, non ci è dato di poterla leggere comunemente, perché i traduttori, molto disturbati da questa parola, la hanno eliminata. Infatti i testi antichi del Vangelo di Matteo così recitano:

"...peperit filium suum primogenitum (= partorì il suo figlio primogenito)".

Volendo essere precisi dobbiamo riconoscere che il testo di Matteo, nel passo in questione, è stato censurato non solo per quanto riguarda la parola primogenito, ma in una intera frase che porta implicazioni pesanti; questa è la versione latina completa:

"Et non cognoscebat eam donec peperit filium suum primogenitum: et vocavit nomen eius Iesum" (idem);

mentre questa è la versione greca completa:

"kai oik eginosken auten eos oi eteken ton uion auton ton prototokon kai ekalesen to onoma autou Iesoun" (Idem).

La traduzione corretta è:

"E non la conobbe [nel senso biblico di non ebbe con lei rapporti coniugali] finché ella non ebbe partorito il suo figlio primogenito, e gli dette nome Gesù".

Ciò che leggiamo oggi, invece, appare così:

"...la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù" (Vangelo e Atti degli Apostoli, versione ufficiale della CEI).

E' chiaro che i tagli e le modifiche non sono casuali. Che cosa hanno fatto i traduttori? Innanzitutto hanno arbitrariamente deciso che Giuseppe non ha mai avuto rapporti coniugali con Maria, e non semplicemente finché ella non ebbe partorito Gesù; inoltre hanno deciso che il termine "primogenito" era del tutto superfluo, dal momento che di sicuro non esistevano altri figli. Allora, se noi osserviamo una sofisticazione del testo in tal senso, siamo ragionevolmente autorizzati a pensare che potrebbe essere vero il contrario: Giuseppe avrebbe avuto rapporti coniugali con Maria e avrebbe generato con lei numerosi figli.

I fratelli di Cristo.

Vediamo le testimonianze più comuni in cui si parla dei fratelli di Gesù. Soltanto nei Vangeli abbiamo le seguenti:

1. "Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: "Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano"" (Mc 3, 31-32).

2. "Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: "Ecco di fuori tua madre ed i tuoi fratelli che vogliono parlarti"" (Mt 7, 46-47).

3. "Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla: Gli fu annunciato: "Tua madre e i tuoi fratelli son qui fuori e desiderano vederti"" (Lc 8, 19- 20).

4. "Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Joses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?" (Mc 6, 3).

5. "Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi?" (Mt 13, 55).

6. "Dopo questo fatto, discese a Cafàrnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni." (Gv 2,12).

7. "Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne; i suoi fratelli gli dissero: "Parti di qui e và nella Giudea perchè anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai..." (Gv 7, 2).

8. "Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui" (At 1, 14).

9. "Solo tre anni dopo andai a Gerusalemme per conoscere Pietro e non vidi nessuno degli altri apostoli, ad eccezione di Giacomo, il fratello del Signore..." (Gal 1, 18-19).

Poi abbiamo le citazioni extratestamentarie:

10. "Poi egli comparve a Giacomo, uno dei cosiddetti fratelli del Salvatore" (Eus. di Cesarea, Hist. Eccl. I, 12, 5).

11. "In quel tempo Giacomo, detto fratello del Signore, poiché anch'egli era chiamato figlio di Giuseppe, e Giuseppe era padre del Cristo..." (Idem II, 1, 2).

12. "Giacomo, fratello del Signore, succedette all'amministrazione della Chiesa insieme con gli apostoli..." (Ivi II, 23, 4).

13. "Della famiglia del Signore rimanevano ancora i nipoti di Giuda, detto fratello suo secondo la carne, i quali furono denunciati come appartenenti alla stirpe di Davide" (Ivi III, 20, 1).

14. "...convocò una sessione del Sinedrio e vi fece comparire il fratello di Gesù detto Cristo che si chiamava Giacomo" (Flavio Giuseppe, Antichità Giudaiche, XX, 200).

Questo è lo studio fatto attraverso la raccolta di documenti e analisi storiche e storico-archeologiche, poi quello che proclama la Chiesa va bene per i fedeli ma certo non per chi fa ricerca...aggiungo inoltre che Gesù era erede della stirpe di Davide, stirpe reale e quindi tutt'altro che fratello di ognuno ma diretto discendente di Abramo e la gerarchia e l'appartenenza avevano un'importanza allora ancora più di adesso...

Poi gli argomenti che si aprono sono infiniti...ma possiamo farlo se vuoi..





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Dea meravigliosamente luminosa
benedici noi con il tuo agognato sguardo,
Tu che facesti del giorno la notte &
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Mikayla Dryadia ap Ruis
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