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Il giorno dei trifidi - di John Windham

Ultimo Aggiornamento: 27/08/2005 15:53
10/09/2004 08:05
 
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Siamo spesso portati a considerare capolavori della letteratura mondiale libri che ci hanno conquistato e coinvolto particolarmente , anche se altrettanto spesso ad influenzare il nostro giudizio subentrano fattori extra letterari quali ad esempio lo stato d'animo che avevamo al momento della lettura, l'eta' ecc. Ho letto questo libro 5 o 6 volte in momenti diversi della mia vita ed il mio giudizio e' rimasto sostanzialmente invariato. Fra i libri di fantscenza "Il giorno dei trifidi" e' veramente un capolavoro.
Il giorno dei trifidi fece la sua prima apparizione nel 1951 come racconto a puntate sulla rivista americana “Collier’s” ad opera di uno scrittore inglese di nome John Windham.
Windham classe 1929 aveva gia' scritto altri racconti ma nessuno di questi gli aveva procurato granche' fama. La notorieta' gli arrivo' con questo racconto che fu pubblicato prima in America e poi in Europa per essere successivamente tradotto in 9 lingue. A dare una dimensione planetaria al successo di questo romanzo contribui' anche il film uscito nel 1962. Ad onore del vero va detto che tale pellicola seppur in alcuni momenti riesce a creare stati emozionali simili a quelli del racconto nell’insieme non riesce a raggiungere il livello di pathos che Windham riesce a dare al libro.
Per rispetto di chi non lo avesse ancor letto o non avesse visto il film evitero' di raccontarvi la trama per intero. mi limitero' ad un accenno, anzi non saro' io farlo, saranno Fruttero e Lucentini ( si' quella della Donna della domenica) a farlo per me.

“ Il romanzo ....comincia alle otto di mattina, nel centro di Londra, nel piu' assoluto silenzio. Il protagonista, convalescente dopo un’operazione agli occhi, si sveglia nella sua stanza d’ospedale. Oggi e' mercoledi' e tra poco dovranno venire a toglierli le bende.
Ma e' davvero mercoledi'? e sebbene un orologio, poi un altro, abbiano battuto otto colpi, sono davvero le otto? Il fatto e' che la stanza da' su una strada sempre affollata e sempre piena di traffico, ma che dalla finestra, stamattina non giunge il minimo rumore ..............La ragione di questo silenzio ( che del resto non durera' a lungo: tra poco si udra' un calpestio di passi strascicati, esitanti e poi un grido selvaggio, ripetuto tre volte) e' una delle trovate piu' spettacolari, piu' impressionanti e, nello stesso tempo piu' semplici di tutta la fantascenza. .......cioe' da questa tragica mattina tutti, o quasi tutti gli uomini sono...........” Dall’introduzione a “ Il giorno dei trifidi” Ed Oscar Fantascienza Mondadori
Non mi sembra il caso di aggiungere altro.
A Chi non l’ha letto il consiglio di andare in libreria a procurarselo, non se ne pentira'.
A chi invece lo ha fatto, una richiesta, commento please.
19/09/2004 10:43
 
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Mavaffffffff!!
Venerdì sono uscito con Gamma a fare due passi. Ultimamente sto cercando nelle librerie "A come Andromeda" di Fred Hoyle & John Elliot, il libro da cui è tratto il famoso sceneggiato RAI con Vannucchi. Non trovandolo, mi sono imbattuto ne "Il giorno dei Trifidi" e l'ho acquistato proprio grazie alla tua recensione, che mi ha entusiasmato [SM=x520497] Lo leggerò quanto prima, visto che sono impegnato nella lettura di "La sentinella" di Clark.

[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 19/09/2004 10.44]



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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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19/09/2004 17:02
 
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Re:

Scritto da: Tidus forever 19/09/2004 10.43
Venerdì sono uscito con Gamma a fare due passi. Ultimamente sto cercando nelle librerie "A come Andromeda" di Fred Hoyle & John Elliot, il libro da cui è tratto il famoso sceneggiato RAI con Vannucchi. Non trovandolo, mi sono imbattuto ne "Il giorno dei Trifidi" e l'ho acquistato proprio grazie alla tua recensione, che mi ha entusiasmato [SM=x520497] Lo leggerò quanto prima, visto che sono impegnato nella lettura di "La sentinella" di Clark.

[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 19/09/2004 10.44]



sono sicuro che ti piacera', fammi sapere che ne pensi.[SM=x520499]
19/09/2004 18:36
 
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Mavaffffffff!!
Re: Re:

Scritto da: ugo.p 19/09/2004 17.02

sono sicuro che ti piacera', fammi sapere che ne pensi.[SM=x520499]



Certo [SM=x520497] Quando parto in recensioni non mi fermo più [SM=x520505] [SM=x520499]


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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
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04/10/2004 11:24
 
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Mavaffffffff!!


320 pagine
Anno: 2004
ISBN: 88-347-1017-7
Prezzo: 14 €

Ho iniziato a leggere questo bellissimo racconto segnalato da Ugo.p e ne sono letteralmente conquistato! Una autentica profezia sul crollo della civiltà e sulla vendetta della natura, tema oggigiorno particolarmente attuale.

Ma cos'è che ti inchioda alla lettura? Ugo.p non voluto aggiungere altro all'introduzione, ma la prefazione del libro è esplicita: il protagonista, Bill Mansen, si toglie le bende dagli occhi e si trova davanti ad uno spettacolo orribile: gli esseri umani sono quasi tutti ciechi per effetto di una pioggia di meteore, e il mondo intero rischia di piombare in una spirale di caos e violenza. Poche persone hanno conservato la vista e cercano di riorganizzarsi, ma un'altra minaccia, molto più grave, si affaccia all'orizzonte: i trifidi, piante geneticamente modificate che camminano e si nutrono di carne, anche umana, si sono accorti del loro vantaggio ecologico e si apprestano a occupare lo spazio vitale, procurandosi il cibo di cui hanno bisogno.

Da questo spunto iniziale, costruito con un ottimo ritmo narrativo, prende inizio la storia che, pagina dopo pagina, non smette di colpire allo stomaco e lasciare senza fiato. Non c'è horror gratuito nè tantomeno cinismo: è la fredda e inevitabile relazione di un mondo che rischia di scomparire, come lo fu per i dinosauri.

Mi rituffo nella lettura e....compratelo! Ne vale la pena!

[SM=x520499]


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05/10/2004 06:30
 
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tidus che gioia mi dai. finiscilo presto che ne parliamo( magari in messenger cosi' chi vuole leggerlo non si rovina la sorpresa)
quando lo lessi la prima volta ricordo che passavo le giornate a pensare: "se succedesse dove andrei?, cosa farei?"
Lo so che incredibile ma c'e' stato un periodo che quasi speravo accadesse; avevo pianificato la cosa cosi' bene che volevo verificarla[SM=x520505]
05/10/2004 07:39
 
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Marco dato che la meni tanto con questo libro, me lo mandi?
cosi' lo leggo anch'io[SM=x520505]
06/10/2004 12:43
 
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Mavaffffffff!!
Alla fine l'ho terminato. Non posso che confermare la bellezza di questo racconto, dall'inizio alla fine, che fa riflettere e trasporta il lettore in un viaggio angoscioso ma pieno di speranza. Non ci sono parole: appassionante, commovente, terrificante; tre aggettivi per descriverlo....ma su tutti lo stile narrativo, davvero coinvolgente. C'è un'anima che pulsa in ogni pagina, in ogni personaggio e ci mette di fronte alla nostra coscienza: cosa avrei fatto al loro posto? Questo libro non è un racconto di omini verdi o conflitti interplanetari: è un percorso umano che vale la pena conoscere. Ho voluto riportare questa paginetta che esprime, senza nulla togliere al piacere della lettura e senza rivelare nulla, l'essenza del romanzo.

Era a letto in una stanzetta, la ragazza che era venuta a trovarmi la sera prima. Voltò la testa quando entrai. Vidi che era ammalata anche lei.
"Non venga troppo vicino" mi disse. "E' lei, Bill?"
"Sì"
"Ho pensato che dovesse essere. Può ancora camminare, loro devono strisciare. Sono contenta, Bill. Gliel'ho detto che lei non ci avrebbe lasciati così, ma loro insistevano a dire che l'avrebbe fatto. Adesso se ne sono andati tutti, tutti quelli che potevano"
"Dormivo" dissi. "Che è successo?"
"Tanti altri ridotti così. Erano spaventati"
"Che posso fare per lei?" dissi. "C'è qualcosa che posso procurarle?"

La sua faccia si deformò, strinse le braccia intorno a sè e si contorse. Lo spasmo passò e la lasciò con il sudore che le imperlava la fronte.

"Per favore, Bill. Io non sono molto coraggiosa. Potrebbe trovarmi qualcosa...per farla finita?"
"Sì" dissi. "Posso farlo"

Tornai dalla farmacia dopo dieci minuti. Le diedi un bicchiere d'acqua e le misi in mano la roba.
Lei la tenne un pò

"Così inutile" disse. "E poteva essere tanto diverso. Addio, Bill...e grazie per averci provato"

La guardai distesa sul letto. C'era una cosa che rendeva tutto ancora più inutile...mi chiesi quanti avrebbero detto "prendimi con te" invece di "resti con noi", come aveva fatto lei.
E non ho mai saputo come si chiamava.


[SM=x520499]


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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
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12/10/2004 12:13
 
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Mavaffffffff!!
Re:

Scritto da: ugo.p 05/10/2004 6.30
tidus che gioia mi dai. finiscilo presto che ne parliamo( magari in messenger cosi' chi vuole leggerlo non si rovina la sorpresa)
quando lo lessi la prima volta ricordo che passavo le giornate a pensare: "se succedesse dove andrei?, cosa farei?"
Lo so che incredibile ma c'e' stato un periodo che quasi speravo accadesse; avevo pianificato la cosa cosi' bene che volevo verificarla [SM=x520505]



E' un bel punto interrogativo. Possiamo parlarne tranquillamente, anche perchè sono considerazioni personali e il libro ha la sua storia, tutta da leggere ed apprezzare. Basta non fare riferimenti.

Mi ritrovo con i tuoi pensieri da ragazzino e probabilmente è una cosa che tutti hanno provato: immaginare per un attimo di essere soli, senza genitori, e fantasticare di essere pronti ad affrontare la vita con spirito d'avventura, di essere protagonisti di chissà quali mirabolanti imprese; poi si ritorna con i piedi per terra, specie se ad un tratto senti una voce che dice "pronto in tavolaaaaaa" ed il castello di carte chissà perchè crolla [SM=x520505]

Se invece analizziamo la situazione da adulti, le cose cambiano e diventano molto più interessanti. Che cosa farei, se mi trovassi in una simile situazione? Come per i protagonisti della storia, ognuno di noi ha una sua personalità ed un proprio stato emotivo; adatterò, quindi, le mie riflessioni a quelle che credo essere le mie caratteristiche, anche se sicuramente potrebbero essere smentite dall'impatto con la realtà che ci circonda: l'uomo si adatta e spesso riserva delle azioni comportamentali, positive o negative, che mai avrebbe pensato di adottare.

Nel caso specifico della storia, bisogna distinguere tra l'essere cieco o vedente. Se fossi cieco, accetterei la mia sorte con dignità, cercando di sopravvivere e confidando nell'aiuto di qualcuno: il suicidio non rientra nella mia filosofia e preferisco soffrire anzichè scegliere l'estrema soluzione. Come direbbe qualcuno, "finchè c'è vita, c'è speranza". Se fossi uno dei pochi fortunati vedenti, che fare? Salto a piè pari tutta la fase intermedia (aiuterei qualcuno? cercherei qualcosa? ecc...Sono cose che hanno molto a che fare con la coscienza, con lo stato di necessità del momento e con le situazioni, diverse per tutti) e arrivo al punto cruciale: mi aggregherei ad una piccola comunità, possibilmente di persone delle quali mi "fido" (il tempo è tiranno e quindi si andrebbe per simpatia), lontano da tutto e da tutti, cercando un luogo con buone risorse naturali da sfruttare. Niente grandi riorganizzazioni sociali, quindi, almeno all'inizio: non mi fiderei e non avrei nessuna voglia di fare da cavia per la nuova struttura governativa; preferisco spaccarmi la schiena, ma essere libero di agire e pensare. Ma tutto ciò non tiene conto dell'orrida insidia dei "Trifidi" [SM=x520500]. In quel caso rimanderei il mio nuovo progetto di vita a tempi migliori (poi non si sa mai...come ho già detto, l'uomo si adatta) e accetterei di fare parte di una nuova organizzazione: prima il dovere (distruggere il pericolo Trifidi, che riguarda tutti), poi il piacere (ho una nuova vita: come la impiego?)

[SM=x520499]

[Modificato da Tidus forever 12/10/2004 12.15]



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Scolopendra umana
Uno dei primi romanzi di SF che ho letto, insieme al "Pianeta dimenticato" di Murray Leinster... e che mi rileggo puntualmente ogni due-tre anni...

Un solo, amichevole consiglio: non guardate assolutamente la riduzione cinematografica, che è una schifezza...[SM=g27812]

Vale la pena di citare, sempre di Windham, "Il lichene cinese"...

[Modificato da EffeCi61 27/08/2005 15.53]



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