18/04/2013 22:24 |
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| | | OFFLINE | | Post: 12 | Registrato il: 14/04/2013 | Città: CASALE MARITTIMO | Età: 56 | Sesso: Maschile | Naufrago | | |
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In effetti la recitazione in italiano della Loncar colpisce ma per me l'effetto straniante che sortisce risulta molto gradevole e soprattutto molto funzionale alla rappresentazione del personaggio che interpreta. Silvia è straniera in quel di Ginevra: evidentemente si vuole far sentire la sua origine germanica in una località francofona, come è la cittadina svizzera. Ma questo è forse l'aspetto più banale. In realtà, tutta quell'attenzione che la Loncar sembra mettere nella scansione delle batture, fino quasi a sembrare artificiosa, è un pregio della sua interpretazione, perché diventa il simbolo della condizione di estraneità psicologica e forse anche storica che sembra provare di fronte a Philippe, che, infatti, sembra attratto più dalla sua condizione di misteriosità che da quella di donna tout court. Non a caso il loro incontro è dovuto appunto alla necessità di risolvere un mistero. Diciamo pure: Silvia, nella sua algida compostezza è la rappresentazione visiva di una sorta di femminilità surreale, che intriga e strega proprio in virtù di questa sua condizione di ineffabilità. Credo, dunque, che quella di non farla doppiare sia stata una scelta consapevole da parte del regista. Almeno lo spero. |
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