Io cerco da tempo, ma invano
, questo sceneggiato.
Quanto scrive
clopat, che saluto caramente, mi ha consentito di reperire qualche informazione in più sulla
garzantina, che riporto.
Storie in una stanzaserie (dal 26 Aprile 1975), sabato ore 20,30, Secondo Programma. La serie comprende cinque originali firmati da altrettanti registi. Formato da brevi episodi dal ritmo serrato, ambientati in un unico lungo e con pochissimi attori, il ciclo rappresenta un interessante laboratorio per registi e interpreti che vogliano lavorare sul linguaggio televisivo misurandosi con le nuove possibilità espressive offerte dal piccolo schermo.
Dunque,
Lo strano caso di via dell'Angeletto fu trasmesso in un'unica puntata, probabilmente con l'interpretazione dei soli Castelnuovo e Gassman.
Io ho la vivida impressione dell'atmosfera inquietante, del senso d'angoscia, e della sensazione che da un momento all'altro potesse accadere qualcosa d'irreparabile. E che sensazione, ragazzi! Era quella una delle molle
vere, per me, degli sceneggiati di un tempo.
Credo di ricordare che i protagonisti scoprano quasi casualmente la
Casa. Vogliono abitarla od acquistarla? Non lo ricordo. Di certo la frequentano più volte, ed ogni volta è più buia, più scura, più cupa, più inquietante, sin quando non avvertono la presenza viva della casa...
Possibile che nessuno ricordi altro?
Ma che caspita facevate alle 20,30 dell'ultimo sabato di Maggio dell'anno di grazia 1975?
RobertoC
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Dove finisce la ragione comincia un territorio che non ci appartiene, nel quale siamo intrusi: una terra di regole che non conosciamo, dove si parla una lingua misteriosa e dove le nostre logiche non sono utilizzabili in alcun modo.
Noi in questo territorio possiamo solo subire il mistero, che, anziché disvelarsi, si fa sempre più impenetrabile.
Io non so dire se questa sia una pena o un premio. Io non so dire nulla, ma so che questo luogo (...) non dev’essere in alcun modo cercato né in alcun modo trovato.
“Voci notturne”, 1995, epilogo.