Questo pezzo è molto orecchiabile e vi confesso che quando l'ascolto non mi stanca mai.
Musicalmente (il testo, se l'orecchio è appagato, per me è ininfluente: si lascia cantare che è una meraviglia) mi fa impazzire nella parte centrale del brano:
E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io non posso che ammirare
non posso non gridare
che ti stringo sul mio cuore
per protegerti dal male
che vorrei poter cullare
il tuo dolore il tuo dolore.
E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io vorrei darmi da fare
forse essere migliore
farti scudo col mio cuore
da catastrofi e paure
io non ho niente da fare
questo e quello che so fare
Io non posso che adorare
non posso che leccare
questo tuo profondo amore
questo tuo profondo
non posso che adorare
questo tuo profondo
Trattandosi di una canzone tipicamente estiva, sfornata anche per il Festivalbar, senza alcuna cervellotica pretesa (doveva vincere il premio Tenco?
), ha perfettamente raggiunto il suo scopo: far cantare la gente con un
vero tormentone estivo (altro che l'orrido
"parlami d'amore" )
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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