Un intervento un po' critico non guasta...oppure sì?
Mi unisco anch'io all'entusiasmo con cui commentate l'iniziativa della Fabbri (non potevo di certo mancare
), anche se devo sottolineare alcune questioni.
Mancanza di adeguata pubblicità.
Capisco il settore c.d. di
nicchia in cui s'inserisce l'editore con questa iniziativa, ma vi confesso che la collana mi ha preso letteralmente di sprovvista per la ridottissima pubblicità (qualche sporadico passaggio televisivo a cavallo della prima uscita), impedendo a me e ad altri di aderire dall'inizio.
Riproposizione di titoli già reperibili.
Sappiamo tutti che
Gamma,
Dov'è Anna,
Ritratto di donna velata e molti altri titoli non sono mai stati pubblicati; ma sappiamo altrettanto bene che il materiale circola e circolava tra gli appassionati del settore, che non avevano perso tempo allorquando gli episodi erano passati nei palinsesti notturni della RAI (bei tempi quelli
) piuttosto che di Raisat Album, Rewind etc., canali oggi non più attivi.
Bene o male, insomma, la gran parte dei 40 titoli annunciati in collana non rappresenta un'autentica novità, e poiché la collana si rivolge, a mio sommesso parere, prima di tutto agli appassionati e ai collezionisti, questo mi sembra un errore di valutazione.
Molti di noi avrebbero voluto trovare nel piano dell'opera
EXTRA,
La Dama dei veleni,
Il dipinto, il ciclo delle
Storie in una stanza, i
Racconti di fantascienza,
Nessuno deve sapere,
Corpo Trentasei, ed altri
titoli non reperibili (con l'occasione, anzi, chiedo a qualcuno di voi di contattarmi in privato se dispone di questo materiale
).
Sufficiente qualità della riproduzione.
Già altri amici hanno osservato in questa stessa sede come l'editore in questione non brilli per la resa qualitativa del "prodotto", ed io mi sento di confermare appieno questa evidenza.
Avrete visto tutti che la riproduzione è accettabile, ma le immagini non sono pulite e fanno rimpiangere perfino la qualità dei VHS delle ElleU.
Credo che si dovrebbe curare molto di più quest'aspetto per attrarre nuovi clienti e conservare i vecchi.
Assenza di corredo critico od illustrativo.
Questa è, a mio avviso, la pecca peggiore dell'opera.
Naturalmente abbiamo visto tutti le due paginette risicate dedicate ad ogni DVD, che si soffermano assai superficialmente su aspetti talvolta secondari se non insignificanti dello sceneggiato che stiamo per vedere.
Mi si risponderà che la critica costa, e che il rigore filologico anche in questo tipo di pubblicazioni è un'astrazione; ma io non lo credo. Basta cercare in questi stupendi forum di appassionati, qual è questo che ci ospita, per trovare critici talmente capaci, sebbene dilettanti (nell'ovvio senso di non votati professonalmente a questa attività, purtroppo
), da reggere qualunque confronto, i quali, ne sono sicuro, ben volentieri si sarebbero messi a disposizione. Fare nomi è sempre antipatico, ma per limitarmi ad alcune
colonne di questo e altri forum, come non citare Venzano e Costa, per tacere di Tidus e Clopat (perdonatemi l'uso dei nick, in questo caso)?
Mi direte che voglio demolire l'opera!
Tutt'altro, amici miei!
La sto acquistando con regolarità in edicola (eccetto le due prime uscite perse senza rimpianto, perché
Il Segno del Comando ce l'ho in tutte le salse, per fortuna, libro compreso), con l'intento di non perdere un'uscita, e per due motivi: per incentivare l'editore a fare di più e meglio; e per avere una serie di riproduzioni di miglior qualità rispetto alle molte (troppe) VHS che ho negli scaffali.
Un caro saluto a tutti.
RobertoC
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Dove finisce la ragione comincia un territorio che non ci appartiene, nel quale siamo intrusi: una terra di regole che non conosciamo, dove si parla una lingua misteriosa e dove le nostre logiche non sono utilizzabili in alcun modo.
Noi in questo territorio possiamo solo subire il mistero, che, anziché disvelarsi, si fa sempre più impenetrabile.
Io non so dire se questa sia una pena o un premio. Io non so dire nulla, ma so che questo luogo (...) non dev’essere in alcun modo cercato né in alcun modo trovato.
“Voci notturne”, 1995, epilogo.