si erge splendido e inviolato tra il magma putrido degli squartamenti (pur anch elui squartante). La liquida violenza, il tratto maniacale della polvere e delle concrezioni carnali, la poltiglia dei semi e degli umori, questo insieme può stomacare o esaltare. In ispecie la lotta furiosa tra il bene ed il male si organizza per impossessarsi con ferocia del lettore, che a tratti si abbevera copioso dei macelli delle falangi, dei cannonieri, dei vari luridi personaggi che decorano ogni scena.Il tutto al servizio di quale causa se non la vendetta? Questo se può esser di godimento puro, rischia, nella scrittura breve ed iterata di Altieri di trascendere a discorsi nascosti in più livelli di lettura, che un lettore poco avezzo alla storia o alla capacità di seguire una narrazione politraccia non saprebbe più dove andare a parare. E ciò è un bel problema.
"Ma noi siamo in tre: io, Smith e Wesson"
Clint Eastwood