Ebbro ed ampiamente saziato al tuo desco mi feci trascinare nel gorgo furibondo della lettura di Magdeburg. La Trilogia. Definitiva! Oltranzista. Già i titoli "L'Eretico -La Furia -Il Demone" erano per me uno specchietto per le allodole, ed io mi sono allodolato. Eccomi trasportato ferinamente in Turingia durante quella pallosissima parte della storia umana dell'inizio del secolo XVII, che non era più medioevo ma se ne portava gli strascichi e non era ancora illuminismo con la ricerca dell'uomo e delle sue beltà, qui tutte scarificate, violentate, impalate, bruciate, sgozzate, maciullate, inchiappettate, fornicate, sbudellate, sacrificate, crocifisse, stuprate, appestate, benedette e maledette. Gioia per il dio della guerra e della morte, gloria per il lurido massacratore e orgasmo per il malefico confessore. Davanti a tutto ciò le mie aspettative non son state deluse, ma forse è proprio questo aspetto: l'avermi trascinato, l'essermi abbandonato in un dedalo di abbiezione dove la salvezza e la rinascita sono disperse lungo il filo di spade insanguinate, di lacrime esaurite. Forse la troppa fame di vendetta mi ha accecato? ed oggi un qual senso di nesto mi pervade al pensiero delle gelide e polverose carestie della turingia durante la guerra eterna dei 30 anni!
"Ma noi siamo in tre: io, Smith e Wesson"
Clint Eastwood