Parto con un mio racconto, sperando ne possano seguire altri (Antonella aspetto la storia che mi hai raccontato a Torino !!)
diversi anni fa eravamo soliti trascorre qualche giorno in un vecchio ex-convento medievale tuttora di proprietà della famiglia di una mia cara amica.
A quei tempi eravamo una compagnia abbastanza numerosa e ci trasferivamo in massa nei pressi di Siena per trascorrere qualche giorno in completo relax, immersi in questa struttura straordinariamente bella.
Il convento è formato da diverse stanze, tutte molto grandi, è su due piani ed ha l'immancabile sotterraneo, ora adibito a cantina, dove oggi tra bottiglie di vino e salumi vari riposano una parte di coloro che un tempo abitavano queste stanza, ovvero i monaci.
Ci sarebbero molte premesse da fare per meglio descrivere cosa aleggiava tra quelle mura, si potrebbe parlare della nonna medium che si dedicava a sedute spiritiche ed a strane ombre apparse più volte nelle varie stanze, ma preferisco dedicarmi alla fredda cronaca di ciò che successe in quei giorni.
Una sera decisi di dormire su una vecchia ma spaziosa cassapanca posizionata nel corridoio del piano superiore perchè è mia convinzione che i fantasmi appaiano proprio nei luoghi di passaggio.
Ebbene, presa la mia coperta mi sistemai alla meglio ed attesi le oscure presenze.
Il tempo passava ma non succedeva nulla ed allora mi venne l'irresistibile tentazione di scendere in cantina.
Presi con me una torcia, voluminosa, di quelle che si attaccano direttamente alla presa elettrica e scesi le scale.
Il silenzio era incredibile, sentivo il mio respiro ed i passi che si susseguivano.
Arrivai in fondo ed iniziai ad indirizzare il raggio della torcia nelle varie direzioni, per illuminare l'ambiente.
faceva molto freddo ed avanzai più di quello che era consentito dal cavo, finchè la luce si spense.
Rimasi completamente al buio e mi accorsi di tremare.
E' difficile spiegare questa sensazione, mi ricordo solo che mi sentii estremamente stupido ed a disagio.
Cercai di orientarmi più che potevo, andai a sbattere contro mobili e pareti finchè a carponi ritrovai le scale e cercai di risalirle al meglio.
Tremavo, tremavo tanto, per il freddo, per la paura non so dire, provai un senso di disagio incredibile, mi sentii come colui che aveva profanato qualcosa di inviolabile.
Andai a letto, sotto le calde coperte ma il mio sonno non fu sereno.
mi svegliai parecchie volte quella notte e rimase costante questo grande senso di disagio e di colpa.
Il giorno dopo raccontai alla propietaria della casa la mia avventura ed in qualche modo ci ridemmo sopra.
Da li a poche ore saremmo ripartiti per milano così approfittai di un momento di tranquillità per salire di sopra a preparare i bagagli.
Al primo piano, in un grande salone trovai uno dei miei amici e mi fermai per mettermi d'accordo sull'ora migliore per partire.
Di fianco a noi, dormiva beatamente il bellissimo cane della padrona di casa e di fronte a me, quindi alle spalle dell'amico c'era un massiccio mobile contenente decine di libri
staccato di circa 30 cm dalla parete affrescata.
Ad un certo punto il cane iniziò a ringhiare furiosamente in direzione del mobile, il pelo si rizzò e si mise in posizione d'attacco appoggiato alle zampe anteriori.
Iniziò ad abbaiare furiosamente fino a che emise un guaito lamentoso e fuggì velocemente.
La nostra concentrazione era indirizzata al cane, ma immediatamente udimmo un rumore fortissimo ed il mobile sbattè con violenza contro la parete.
caddero molti libri.
Rimasi paralizzato..... come era possibile una cosa simile???
Gli amici corsero sopra e ci chiesero cosa fosse successo.
riuscii solo a dire " il mobile, da solo, si è spostato da solo !!"
In 5 riuscimmo a rispostarlo avanti di qualche cm.
Decidemmo di partire subito ma le disavventure non erano finite.
La padrona di casa guidava il mezzo, io ero seduto davanti e dietro di me c'era un amico oltre alla persona che, con me aveva assistito allo strano episodio.
La macchina impazzì e dopo una serie di testa-coda ci schiantammo contro un muretto e ci trovammo fermi a pochi metri da un precipizio.
accorsero gli abitanti di quel paese a soccorerci, mi voltai e vidi il mio amico con la testa insanguinata appoggiata al vetro, immobile.
Scesi di corsa e riuscii con non so quale forza ad aprire la portiera bloccata ed a scuoterlo (so che non si deve mai fare una cosa simile, ma ero in preda ad un fortissimo shock).
si riprese e visto che gli altri due stavano bene mi sedetti per terra ai lati della macchina.
Mi accorsi solo allora di essere a mia volta completamente ricoperto di sangue a causa di un grande taglio sopra la nuca.
Ebbene, rimasi 7 giorni in ospedale vicino a Siena.
I due eventi non sono probabilmente collegati però caratterizzano una delle giornate più particolari che abbia mai vissuto.
Il ricordo di quel mobile spostato è tutt'ora vivo in me ed a volte se mi fermo e mi metto a ricordare sento ancora quel rumore forte dopo il guaito del cane.
[Modificato da principenero717 10/01/2005 1.00]