00 23/10/2004 11:26
Pur non amando la TV mi capita a volte di fare qualche eccezione, come nel caso della trasmissione Reporter andata in onda ieri sera. L'argomento principale era la sperimentazione animale, tema a me molto caro come tutto quello che gira intorno agli animali e alla natura in generale.
Non che ci fosse niente che non si sapesse già, ma continuare a parlarne può fare solo che bene, vista anche la regressione che ultimamente sta attaccando il nostro sistema sociale.
Ci sono prove che la maggior parte delle sperimentazioni eseguite finora non siano attendibili sulla base di fondamentali differenze genetiche tra noi e le cavie da laboratorio, macachi inclusi. Una pressochè inutile carneficina di esseri viventi. Solo un esempio: il Cronassial, farmaco sperimentato su animali, ricavato dal cervello bovino e sostenuto a spada tratta dalla Sig.ra Levi Montalcini, ai tempi risultò la panacea per un sacco di mali. Peccato che dopo la sua immissione sul mercato un sacco di gente ebbe dei gravi e a volte mortali problemi neurologici.

Da una quindicina di anni circa, alcuni laboratori hanno messo a punto un sistema di test basato su cellule umane (cellule e non esseri viventi!) che sta dando risultati decisamente migliori dei test effettuati sugli animali. Peccato che l'organismo di controllo europeo che deve validare questa nuova tipologia di test se la sta prendendo comoda, sulla base che per poter definire attendibile il test sulle cellule occorre andare in parallelo con gli esperimenti animali (quindici anni?!?! Che aspettano?). E così continuano a provare tutte le sostanze del mondo su cani, gatti, topolini, scimmie, con il risultato di renderli ciechi, pieni di tumori, e nel migliore dei casi pazzi.

Il nostro Istituto Superiore di Sanità non ci ha fatto una bella figura, essendo innanzitutto il primo a sperimentare a manetta sugli animali; poi non ha saputo spiegare delle incongruenze tra le leggi attuali e dei protocolli inviati da aziende sperimentatrici in cui si legge chiaramente di esperimenti fuori legge, autorizzati con tutti i crismi dall'Istituto stesso.

Il senso di quello che si va dicendo da anni e che la trasmissione ha solo ripetuto per l'ennesima volta è questo: la sperimentazione animale è inutile nella stragrande maggioranza dei casi e che il vero esperimento lo facciamo sulla nostra pelle una volta che farmaci e sostanze vengono immessi sul mercato. Le vere cavie siamo noi, gli animali servono solo a giustificare l'esistenza degli esperimenti stessi. Ogni farmaco, ogni ricerca ha una storia a se, e quasi sempre una storia di sofferenze estreme ed inutili.

Una parola va spesa anche per i cosmetici (personalmente sono anni che acquisto prodotti con la scritta "non testati sugli animali"). Se tutte le donne avessero visto gli effetti che la sostanza xyz ha prodotto su un micio di laboratorio, ebbene, forse ci penserebbero un pò prima di entrare in profumeria.[SM=x520570]

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