Temo, e perdonatemi il pessimismo, che firmare serva a ben poco...
Da quando ho l'età per capire questi problemi e restare indignato (vale a dire dalla fine degli anni '60...), la storia delle foche torna periodicamente alla ribalta, suscita orrore e sgomento, causa manifestazioni e raccolte di firme e.... prosegue imperterrita...un anno dopo l'altro...
Il problema è che la gente continua a volere e a chiedere pellicce... quando ormai le stesse (escludendone il peraltro risibile valore estetico)a livello di capo di vestiario sono da considerarsi superate tanto dal punto di vista funzionale (ci sono fibre hi-tech che tengono assai più caldo) quanto da quello etico.
Il problema è che le pellicce risultano tutt'ora uno status-symbol difficile da sradicare dalla mentalità di buona parte delle persone...soprattutto (ma, ahimè, non solo) per quanto riguarda la generazione precedente la nostra...
Non c'è una soluzione rapida e immediata a questo fatto...nè ritengo sia giusto attuare risoluzioni di stampo terroristico stile ALF (lanciare vernice sulle signore impellicciate o liberare interi allevamenti di visoni, destinati così ad una fine comunque tragica).
E' giusto e utile invece fare pubblicità negativa alle pellicce come fenomeno di costume e, sopra ogni cosa, educare i nostri figli (il mondo, o quantomeno ciò che ne resterà, sarà loro un giorno neanche troppo lontano...) al fatto che ricoprirsi di pelliccia animale sia assurdo, insensato, crudele e, oltretutto, assolutamente superfluo e inutile...
Poi, certo, se firmare petizioni vi fa sentire meglio, fate pure... male non fa... ma molto di rado ho visto raccolte di firme prtare a qualche risultato...
Aggiungo che, a titolo del tutto personale, non ritengo che uccidere un animale sia poi una cosa così terrificante, a patto che la cosa abbia un senso compiuto...
Sarà che di mestiere faccio il disinfestatore, e quindi in un certo senso lo "sterminio di massa" per me è pane quotidiano, nonchè fonte di sostentamento...
Sono anche un pescatore da una vita... ma uccido (in modo rapido e indolore) e porto a casa soltanto ciò che finirà in padella... tutto il resto torna in acqua come è giusto che sia. Ma non mi verrebbe mai in mente di uccidere i miei pesci lasciandoli morire lentamente soffocati... non mi sembra rispettoso nei loro confronti.
Cerco insomma di comportarmi come un predatore...uccido solo ciò che poi mangio o ciò che può in qualche modo essere pericoloso (ad es. topi o scarafaggi).
Le pellicce, visto che non siamo uomini delle caverne, non rientrano in questo discorso...
C'è anche un altro discorso da affrontare: siamo tutti pervasi da una visione molto romantica ed idealistica della natura... ci indignamo per le foche, poi guardiamo estasiati un documentario della Disney (o del National Geographic) dove gli orsi canadesi catturano con maestria i salmoni in risalita...
Ma il documentario omette il fatto che i salmoni vengono divorati (solo in parte) mentre sono ancora vivi, e non fa vedere, per esempio, i gabbiani che estraggono loro le interiora per cibarsene...
Lo "struggle for life" è proprio sangue, denti, artigli, interiora e frattaglie varie... non c'è proprio niente di poetico...(o meglio, c'è, ma è invisibile agli occhi)
E, senza andare fino in Canada, giusto per avere un'idea, provate a leggervi il racconto "Plenilunio" del grande Dino Buzzati dove, ad una romantica coppia che osserva la luna piena nel giardino di casa, fa da contrappunto la cruenta lotta per la vita degli insetti nel prato del giardino stesso...
Vabbeh, dai, credo che alla fine della fiera, per le foche firmerò anch'io...
Come ho già detto, male non fa...
[Modificato da EffeCi61 29/08/2005 22.37]
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Dubito, ergo sum
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