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I vini di Ischia, noti fino a pochi anni fa, soprattutto nel commercio all'ingrosso, oppure a chi li aveva gustati sul luogo, oggi sono conosciuti sul piano internazionale. Sono di abbondante produzione e si differenziano in vari tipi, quali più, quali meno pregiati (Epomeo, Biancolella, Forastera, Calitto ecc.)
Nel 1966 sono stati accettati per la denominazione controllata di "Ischia bianco", "Ischia bianco superiore" e "Ischia rosso superiore" che dopo anni è stata loro attribuita. I vini bianchi superiori, secchi e vellutati, adatti all'invecchiamento, sono prodotti in gran parte con vitigni Forastera e Biancolella, i quali, impiegati invece da soli, danno il nome ai due tipi già citati.
I vini rossi, asciutti, morbidi e delicatamente profumati, sono di tipo superiore da pasto e, se invecchiati, da arrosto. C'è l'Epomeo, come il Per'e palummo. Si produce anche un ottimo rosato. il Calitto.