00 16/06/2007 21:08
Un mare d'erba
Altro foto simbolo di quegli anni vicentini. L'erba era tosata di quando in quando, ma non prima che fosse bella alta e rigogliosa. Proprio per questo motivo per i bambini della zona era uno spasso: pestandola con i piedi si costruiva una "base operativa", ossia uno spiazzo circolare abbastanza grande da contenere 6 o 7 persone. Ci si sedeva, si parlava, si "cospirava", mentre intorno l'erba alta rappresentava un muro impenetrabile alla vista dei passanti. Era una bella sensazione, molto intima e stuzzicante, ci sentivamo come protetti nel nostro verde castello; un luogo dove nessun adulto poteva entrare e dove i sogni avevano dimora. E dal castello si diramavano altre stradine, costruite sempre pestando l'erba, che collegavano altre "basi operative". Il divertimento consisteva nel seguirle: più erano tortuose e maggiore era l'estasi del divertimento. Quelle stradine verdi erano le vie della nostra onirica città. Poi, quando veniva il tempo del taglio da parte dei contadini con i loro trattori, tutto svaniva. Ma la fantasia non aveva limiti, nè potrà mai scoraggiare la voglia di giocare dei bambini, pronti ad usare anche le balle di fieno, all'epoca rigorosamente a forma di parallelepipedo, per costruire delle casette. Balle di fieno come supermattoncini Lego: così nasceva il nostro paglierino igloo. E poi via, a gambe levate, se il contadino reclamava seccato il frutto del proprio lavoro.



[SM=x520499]


--------------------------------------------------
"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
--------------------------------------------------