00 26/12/2008 12:53


Ho terminato la lettura di questa appassionante saga. Come da mie precedenti intenzioni, mi sono messo al lavoro per la realizzazione di un articolo che dovrebbe essere da spunto per una stimolante discussione. Ne cito solo parzialmente la premessa: L'idea per la realizzazione di questo articolo è nata man mano che procedevo nella lettura di questa indimenticabile avventura. Il valore di quest'opera narrativa è indiscutibile: scritta in modo magistrale, piena di colpi di scena, appassionante, ricca di tematiche adulte (chi siamo, dove andiamo), affronta il problema dell'esistenza di Dio ed arriva a scoperchiare e a rivoltare le strutture stesse dell'intero universo. Tuttavia chi ha letto la trilogia troverà particolarmente stimolanti o interessanti le mie riflessioni e le sincere critiche nei confronti dell'autore, poichè in molti frangenti mi sono sentito spiazzato, rivedendo quasi un quadro già visto nel famoso "Codice Da Vinci": così come Dan Brown, Philip Pullman arriva a personalissime ed ardite esternazioni che, più o meno volontariamente, sembrano rivendicare il suo dichiarato ateismo, ribadito in un'intervista del 2007: "La domanda interessante, la domanda curiosa è questa: se la gente può essere aiutata da qualcosa che è palesemente non vero, non è forse meglio così, piuttosto che negare la cosa non vera e non essere aiutati?".

Dedicato a chi non crede, a chi crede, a chi vorrebbe credere.

[SM=x520499]
[Modificato da Tidus forever 26/12/2008 16:54]


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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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