Mi permetto di segnalarvi gli ottimi caffè del Commercio Equo e Solidale. In particolare il caffè Ucirì del Messico: 100% Arabica, molto intenso, quasi cioccolattato, con un aroma perdurante e un sapore molto morbido. e poi non è un caffè sfruttato. Ma anche quelli del Nicaragua sono ottimi. Piccolo consiglio: quando volete farvi un buon caffè acquistate sempre caffé 100% arabica. Infatti la qualità "robusta" è più legnosa e poco rispondente alla tostatura, ed è la causa del progressivo impoverimento dei piccoli produttori in in America Latina e golfo di Guinea, perché ha una resa maggiore nella coltivazione, necessitando di meno acqua della più pregiata arabica. Inoltre prende subito quel saporigno bruciaticcio e di terra che non è proprio esaltante.
Resta il fatto che, escluso Illy (sul quale si potrebbe aprire un dissertazione dotta, in quanto è per il caffè ciò che Mark Domori o Amadei sono per il cacao),tutti i grandi produttori di caffè hanno progressivamente aggiunto percentuali di robusta nei loro caffè arabica, salvo quelli più cari (come qualità oro). Per esempio tutti i vari crema e gusto e, temo, ormai paulista, ecc. sono dei mix più o meno nobili. Un altro motivo del peggioramento della qualità è il progressivo appiattimento del gusto italiano alle necessità d'esportazione, per la quale il prezzo del vero caffè italiano stava diventando troppo alto. Grandi multinazionali come Nestlé e Danone che sono leader oltr'Alpi, con i loro caffè sciacquabudella hanno sicuramente le loro colpe. A proposito del marchio elvetico: avete notato la triste fine dell'acqua Vera? Non usatela per farci il caffè....
"Ma noi siamo in tre: io, Smith e Wesson"
Clint Eastwood