Beh, quello che dici è vero, però qualche piccola (o grossa) incongruenza c'è in tutti gli sceneggiati, l'importante è non sbracare... Rivedendo la terza puntata notavo un fatto interessante: questo sceneggiato, l'ultimo dei classici 'gotici' e perdipiù in bianco e nero, preannuncia in qualche modo la 'modernità' televisiva, quella che stiamo ancora sorbendoci, con quei riferimenti abbastanza impietosi agli squallori della vita di coppia: corna, aborti e compagnia cantante; simili argomenti, nel 'Segno del comando' sarebbero stati impensabili. Passando ad altro, ho trovato non entusiamente l'interpretazione di Susanna Martinkova, la cui pronuncia dell'italiano mi sembra totalmente improponibile per un personaggio che si suppone francofono; è un po' la stessa magagna che ravvisavo in Beba Loncar in 'Ho incontrato un'ombra'. Se proprio si volevano attrici straniere, forse era meglio doppiarle (come Janet Agren ne 'L'amaro caso...'). Comunque, non cerchiamo il pelo nell'uovo: avercene, di sceneggiati come questi...
- Pensi che un uomo possa cambiare il suo destino?
- Penso che un uomo fa quello che può, finché il suo destino non si rivela.
(L'ultimo samurai)