Scritto da: Roberto@C 15/01/2007 21.32
Si affaccia dunque la mia domanda: perché gli sceneggiati?
Che cosa ci attrae irresistibilmente di questi racconti televisivi?
L'essere in bianco & nero? L'essere interpretati da attori veri, provenienti dalla dura scuola del teatro (Cervi, Stoppa, Pagliai, Gravina, Gaipa etc.)? Il raccontare storie in cui più o meno ci si possa identificare (storie credibili, e pertanto semplici)? La particolare costruzione delle trame?
O non è piuttosto il desiderio di rivivere momenti della nostra infanzia o giovinezza che ce li rende così accattivanti? O cos'altro ancora?
A voi, se lo credete, la palla.
A me i saluti
RobertoC (ora, per motivi tecnici: Roberto@C)[Modificato da Roberto@C 15/01/2007 21.39]
[Modificato da Roberto@C 15/01/2007 21.45]
Per quanto mi riguarda è nostaglia della mia giovinezza ma è anche la consapevolezza che attori come quelli che hai citato tu non ne nascono più o sono come le mosche bianche. Anche le trame erano molto più appassionanti cosa che con il degrado televisivo imperante non si trova più.