Parte prima - L'uomo di Alcatraz
04/07/08, notte inoltrata. Le vicende di Robert Stroud, condannato nel 1909 all'ergastolo per omicidio, per molti anni chiuso in isolamento, divenuto un esperto di fama mondiale sulla vita degli uccelli, mi appassionano. Sarà la vita frenetica, lo stress, l'incapacità di gustare ogni attimo della giornata: si corre, si suda, si sbraita, si sgomita, si ruggisce, si scalpita, si lotta; e tutto ciò per sopravvivere, per un tozzo di pane, per mandare avanti la baracca, per contribuire anche allo sviluppo di questo "grande" Paese (siamo nel G8? Davvero? E gli altri che fanno, si sparano? Cazzo, che bello gustarsi questo moderno benessere!). L'uomo di Alcatraz era un pò come noi: siamo ingabbiati negli schemi quotidiani, subiamo le direttive, i cambiamenti, soffriamo la solitudine pur essendo in mezzo alla gente. Ed ecco che ci si aggrappa a qualcosa per andare avanti, qualunque essa sia: fantasia, eroica iniziativa, speranza, fede, anticorpi della sopravvivenza che prendono a calci il nostro sedere e ci spingono a tirare avanti.
Se vuoi trovare qualcosa di interessante in TV, oggi, devi prendere una rivista specializzata, un righello ed un taglierino: si opera "chirurgicamente", esportando tutto e mantenendo la fascia dei disperati trasognati. Se vi affidate al formato "pocket tv" è probabile che dopo questa operazione vi resti soltanto un francobollo da mettere sotto l'unghia. Il resto della rivista, invece, si butta nella pattumiera e lì deve rimanere (TV trash docet)
Getto un fugace ed assonnato sguardo verso l'orologio a parete: sono quasi le 02:00. Scorrono i titoli di coda e penso
"umhhh...adesso mi faccio una dormita coi fiocchi!"; però, tra un canarino ed un passerotto, qualcosa si sta velocemente facendo largo nell'anticamera del mio assonnato ed appagato cervello, partorendo un più colorito
"..ma porca vacca!...domani devo prendere il treno e mi devo alzare presto!" Precipitano dal cielo all'improvviso i volatili e si disintegra la dolce intimità del silenzio della mia stanza: che vi dicevo? Sempre di corsa, anche per trovare gli amici
(continua)
[Modificato da Tidus forever 06/07/2008 13:21]
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"Notte, ore 11 - Esperienza indimenticabile...luogo meraviglioso...piazza con rudere di tempio romano...chiesa rinascimentale...fontana con delfini...messaggero di pietra...musica celestiale...tenebrose presenze"
"Ricordo ancora notte indimenticabile in casa di O. Che io possa essere dannato se accetto di nuovo un suo invito"
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