Quanto piove, quanto nevica, quanto freddo, quante alluvioni

Solo ora mi accorgo che apro questa chiacchierata subito dopo quella sul protocollo di Kyoto di memoria tidusina. Ma voi non avete idea di quanto mi fremino gli zebedei a vedere in tivì, a sentire alla radio, a leggere sui giornali, ad ascoltare la ggggente che parla di come sia brutto il tempo in questi giorni, mammamiacheacquachefa, quanta neve su in montagna, e ci sono le strade imbiancate, e c'è freddo come a gennaio ecchequiecchelà eccheccazzoperò! Solo ieri non c'era più la mezza stagione, ed adesso si fanno i paragoni con gli autunni e gli inverni più di tutto della storia? Più piovosi, più nevosi, più freddosi.... c'è qualche cosa che non mi torna più.
Leggo in questi giorni un libro di Paolo Rumiz, "La leggenda dei monti naviganti". La prima parte è la narrazione ampliata del suo racconto a puntate del viaggio che realizzò nel 2003 da Fiume sino alla Liguria lungo tutta la catena delle Alpi; la seconda parte è invece l'ampliamento del viaggio lungo tutto l'Apennino dalla Liguria sino alla Calabria che realizzò nel 2006. Entrambe le narrazioni furono pubblicate da repubblica. Orbene, pur nel fascino dell'uso della parola di Rumiz, nella meravigliosa narrazione e ricchezza di temi, è tutto un raccontare di come era meglio la montagna prima, di come hanno tolto l'acqua ai ruscelli, di come non c'è più la pastorizia tra i masi, di come gli sciatori fanno casino di come di come di come.... ma qualcuno, lassù sulle montagne glielo avrà anche permesso ai montanari si o no, di costruire disboscando, di fare piste di sci sotto speroni, di cementificare fiumi, di costruire negli alvei e nelle golene...oh gli stronzi distruttori della natura sono solo al sud? Resto pietrificato dalla poca memoria degli intervistati: nessuno che si accorga che come si ritirano i ghiacciai si trovano solo reperti moderni? si trovano pezzi di corpi e armi e uniformi della prima guerra mondiale, ma di tempi precedenti? Niente, non uno scheletro, non un carretto, non un'ascia...anche Oetzi, l'uomo di similaun deve esser fnito lassù per caso... eppure di guerre s ene sono combattute sempre, sulle alpi...cos'è, i valligiani accolsero a braccia aperte Annibale? o i Lanzichenecchi? o la soldataglie asburgico/ispaniche nel diciassettesimo secolo? o i cacciatori delle alpi e gli schuetzen durante il nostro così poco glorioso risorgimento? Eppure basterebbe guardarsi con un po' d'attenzione molti dei quadri dei viaggiatori che nel '600, '700 prima metà dell'800 facevano il gran tour d'Italie: sono pochissime le montagne innevate e con ghiacciai. eppure, in tutti i testi di storia economica si parla della microglaciazione che colpì l'europa nella seconda metà dell'800, primi trent'anni del '900: significherebbe che prima tutto ciò che oggi si rimpiange non c'era o ce n'era pocopoco? Tutto ciò dovrebbe far riflettere. che poi il clima stia cambiando sarà anche vero, ma forse se si facesse più attenzione alla Storia della terra si direbbero meno stupidaggini.
Per inciso, paolo Rumiz, durante questa estate, ha pubblicato diversi articoli su un suo viaggio nell'estremo nord occidentale del Nord america, Alaska e canada. Lì gli inuit si tramandano di nonno di padre in figlio di come lo stretto di bering succeda che si liberi dai ghiacci e diventi navigabile...ma poi i ghiacci ritornano in fretta e la memoria si perde nel tempo...

Il tuo ragionamento non fa una grinza, ma personalmente mi limito all'esperienza personale, ossia quella vissuta.
Più un'esposizione "amarcord", la mia, della serie "ti ricordi quando...", che un tema scientifico.
E quindi, limitatamente al tempo che mi concede il tram tram lavorativo quotidiano, ecco, per ora, sinteticamente, le mie osservazioni:

- Quando avevo 7/10 anni (fine '60, inizio '70), il giorno dei defunti che si passava al cimitero con annessa visita parenti, faceva freddo, c'erano nebbioni che si tagliavano col coltello, indossavo scirpa di lana, berretto e guanti, con relativo paletot, si mangiavano caldarroste belle calde. Oggi, per trovare tutto ciò, devi aspettare i primi di dicembre, se ti va bene: tre anni fa, il freddo dicembrino non sapevo nemmeno dove stasse di casa; un'unica giornata ventosa di 2 gradi centigradi, poi 10/12 gradi costanti.
- Quando andavo alle elementari (si iniziava il primo di ottobre), la pioggia era quasi una costante, con tante foglie bagnate a tappezzare i marciapiedi e gli stivaletti di gomma che si immergevano nelle pozzanghere. Oggi le piogge autunnali le scovi col lanternino: non prima di dicembre (intendo quelle serie) e sono disastri: in un giorno viene giù il quantitativo di un mese.
- L'estate non si sa quando inizia e nemmeno quando finisce. Ci sono primavere improvvise caldissime e "settembri" che, anzichè essere un'anticamera graduale dell'autunno, scoppiettano ancora a 40°!

In virtù di ciò, non sarà forse un cambiamento climatico decisivo come una nuova era geologica, ma è un fenomeno che perlomeno dura ormai da più di 10/15 anni. L'uomo ci ha messo del suo (vedi cementificazione e inquinamento) ed il periodo preso in considerazione è nulla di fronte alle centinaia e migliaia d'anni, però resta un dato di fatto che il clima, oggi, presenta una preoccupante "anomalia"

bibba, 15/12/2008 22.14:

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Ma voi non avete idea di quanto mi fremino gli zebedei a vedere in tivì, a sentire alla radio, a leggere sui giornali, ad ascoltare la ggggente che parla di come sia brutto il tempo in questi giorni, mammamiacheacquachefa, quanta neve su in montagna, e ci sono le strade imbiancate, e c'è freddo come a gennaio ecchequiecchelà eccheccazzoperò!

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Stracondivido questo tuo malessere
Questa tua insofferenza fa il paio con le classiche disgrazie di cronaca: più le notizie sono tragiche, più l'audience è assicurata (ma nel conteggio statistico io non ci sono: cambio canale )
Anche ieri un'inviata del TG era pronta ad intervistare un disgraziato di imprenditore romano che aveva il negozio allagato: piove, strapiove, ma ovunque, non solo a Roma e non solo per pochi intimi. E non ci vuole un genio per capire che ciò comporta disagi per tutti, sottoscritto compreso col garage interrato. A Roma il Tevere sta per scoppiare? Beh, a Vicenza il Bacchiglione è gonfio quanto i miei zebedei

Oddio, a Roma i danni sono stati veramente ingenti, in zona tiburtina, trigoria e Ostia.
Poi magari ci sono stati anche a Vicenza, non so.
Dovrebbero essere parimenti citati allora.

elluas59, 16/12/2008 23.30:

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Oddio, a Roma i danni sono stati veramente ingenti, in zona tiburtina, trigoria e Ostia.
Poi magari ci sono stati anche a Vicenza, non so.
Dovrebbero essere parimenti citati allora.

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Non era mia intenzione farne una sorta di campalinismo, Walter. Il diritto di cronaca ci sta tutto e non metto in dubbio i danni causati dal maltempo a Roma (ampiamente documentati).
La mia insofferenza è nella ricerca spasmodica di ampliare a dismisura, gettando benzina sul fuoco (alias "stress da catastrofismo") citando singoli episodi (a Tizio è successo questo, a Caio quell'altro).

..... giuro.... non l'ho pagato

www.repubblica.it/2007/02/sezioni/ambiente/cambio-clima/intervista-fagan/intervista-fa...

bibba, 23/12/2008 9.51:

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..... giuro.... non l'ho pagato

www.repubblica.it/2007/02/sezioni/ambiente/cambio-clima/intervista-fagan/intervista-fa...

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Me lo leggo con calma stasera

OH SOMMO TIDUS... DOPO 45 ANNI... LA NEVE A VICENZA IL 25 DICEMBRE... CHE SIA UNA NUOVA GLACIAZIONE?

bibba, 26/12/2008 15.18:

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OH SOMMO TIDUS... DOPO 45 ANNI... LA NEVE A VICENZA IL 25 DICEMBRE... CHE SIA UNA NUOVA GLACIAZIONE?

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Sapevo che l'avresti detto!!!

Nevicaaaaaaaa speriamo diventi tutto bianco, non ho mai visto la neve, a Napoli c'è stata qualche leggerissima spruzzata un paio di volte ma si scioglieva appena toccava terra.

Guapix, 28/12/2008 9.59:

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Nevicaaaaaaaa speriamo diventi tutto bianco, non ho mai visto la neve, a Napoli c'è stata qualche leggerissima spruzzata un paio di volte ma si scioglieva appena toccava terra.

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Non nevica più, qua è peggio di Napoli altro che nord

Guapix, 28/12/2008 10.47:

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Non nevica più, qua è peggio di Napoli altro che nord

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attenta che t'arriva la tormenta.....

Sta cominciando ad imbiancare tutto, ora nevica davvero forte.

Guapix, 28/12/2008 15.28:

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Sta cominciando ad imbiancare tutto, ora nevica davvero forte.

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anche a distanza le mie doti divinatorio/barometriche non si smentiscono... e se continua così quest'anno la vedo anche a Cagliari nei prossimi giorni. Sarebbero giusto 23 anni dall'ultima volta...

Stamani è tutto bianco qui, per noi partenopei è una bella novità, ieri pomeriggio ho passeggiato sotto la nevicata, è divertente

Guapix, 29/12/2008 9.18:

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Stamani è tutto bianco qui, per noi partenopei è una bella novità, ieri pomeriggio ho passeggiato sotto la nevicata, è divertente

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Qui invece fa freddo e basta; forse stanotte cadranno 4 gocce (o fiocchi)...

dopo la neve a vicenza anche a capodanno....


www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_gennaio_05/ghiacci_artico_freddo_livelli_1979_52278762-db4b-11dd-8671-00144f02aa...

Appena rientrato dall'ultima corveè canina, detta anche "esco il cane, così lo piscio"...
Fuori 0°C in diminuzione, e promesse di neve...

Una spruzzatina di neve nella notte ed oggi un freddo cane ,il cielo non promette niente di buono..

Vediamo se riusciamo, qui a Vicenza, a centrare un tris storico che sarà praticamente impossibile eguagliare. Dopo la nevicata natalizia e quella di capodanno, sarà forse anche il giorno della befana imbiancato a festa? Un freddo boia bussa alla finestra della mia camera invitandomi, con grande lussuria, a restarmene tappato in casa.

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare

(Giuseppe Ungaretti)