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Sanremo: cinque minuti e poi...

Ultimo Aggiornamento: 16/10/2004 23:07
09/08/2004 17:00
 
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Martino Mio
MANUELE PEPE

E’ nato a Gassano (MS) l’8 aprile 1962.

Esordì esibendosi insieme ad un gruppo musicale formato con alcuni amici nelle balere emiliane nel 1980. Ottenuto un contratto discografico con l’etichetta Ricordi arrivò al Festival di Sanremo 1983 tra i giovani con la canzone Solo con te di cui è autore sia del testo che della musica

“quante stelle questa sera nel cielo
quanti sogni amore sulla tua pelle
il mio cuore innamorato
quante notti si è fermato
per restare solo con te un minuto.”

Nel testo destò qualche scalpore la frase “ascoltando il rumore dei tuoi baci, giocando coi tuoi seni sconosciuti.” In un’intervista dell’epoca, Pepe dirà semplicemente: “perché, a vent’anni non si fanno certe cose?”
Anche il passaggio “ci siamo prima scoperti poi innamorati” non passò inosservato e venne interpretato in maniera letterale.
La spiegazione del giovane toscano fu altrettanto semplice: “Ma io non intendevo un reciproco spogliarello, ma conoscersi a fondo, scoprire le nostre anime. Insomma è un testo reale che i ragazzi capiscono benissimo.”
Tradito forse dall’emozione, stonò clamorosamente durante l’esibizione dal vivo sul palco dell’Ariston (insieme ai suoi colleghi Sibilla con “Oppio” e Daniela Goggi con “Dammi tanto amore”) e questo, unito al fatto che forse i ragazzi non avevano capito così bene come lui sperava, concorse a sbarrargli le porte della finale.
Nella classifica Totip, istituita in via sperimentale proprio in occasione del Festival di Sanremo 1983, Pepe ottenne un deludente 32° posto (su 36) con 29.475 voti.
Ci riprovò l’anno successivo (e in playback) a Saint Vincent con Volerei, un brano di fattura tipicamente estiva, più ritmato e ballabile rispetto alla melensa canzone sanremese, ma la fortuna, ancora una volta, non fu dalla sua parte

“Volerei se potessi
Camminerei in mezzo ai sassi
Ti vorrei se non ci fossi
Giurerei di averti avuta con me.”

Passano 4 anni di silenzio, durante i quali studia musica e compone alcune nuove canzoni.
Rinnovato nell’immagine incide un nuovo singolo nel 1988 ma viene presto dimenticato.

Ragazzo giovane, di piacevole aspetto, una pettinatura a caschetto stile Caselli, ma capelli nerissimi, Manuele Pepe arriva a Sanremo nel 1983 con la speranza di dare del filo da torcere a Stefano Sani, l’idolo delle ragazzine che tanto successo aveva riscosso l’anno precedente con la sua “Lisa” . Ma Sani gareggia già tra i “big” , anche se solo per un anno, e Pepe non ci arriverà mai.
E l’anno successivo sarà Ramazzotti a conquistare la platea delle ragazzine, senza lasciare spazio alcuno ad altri. L’unica sua consolazione, stando almeno a quanto riportano le cronache dell’epoca, fu che per liberarlo dalla stretta appassionata delle ragazzine dovette intervenire la polizia.
Dotato di una voce senza particolari note degne di cronaca, comincia con un brano melodico, nello stile tipico della canzone “da Festival” con tanto di strofa ed inciso per poi passare ad un brano più ballabile ed estivo. In definitiva non è possibile attribuire l’appartenenza ad un genere vero e proprio del cantautore toscano per la brevità della sua carriera e per i pochi dischi incisi.

Discografia

45 giri
1983 - Solo con te / Ti telefono o no – Ricordi SRL 10974
1984 - Volerei



Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?
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