Sensazioni prima dell'evento...
Confesso che l'idea del colore mi sconcerta un po', in quanto a suo tempo (1976) lo vidi in bianco & nero, ma l'aspettativa è davvero grande, perché i dettagli della storia continuano a sfuggirmi.
Pensate che ho acquistato un registratore apposta per l'occasione (è di quelli che registrano con l'HD interno e poi -spero!- consentono di riversarne il contenuto in DVD), visto che i vecchi apparecchi erano obsoleti in quanto privi di decoder.
Considero questa esperienza piuttosto unica, paragonabile a quando, alcuni anni fa, rividi per la prima volta "Il Segno del Comando" oppure "Albert e l'Uomo Nero", o prima ancora, attraverso le VHS della RAI, l'ottimo Commissario Maigret intepretato dall'indimenticato Cervi. Sarò romantico, ma cercherò di recuperare, attraverso la memoria, i dettagli dell'atmosfera del 1976. A che ora lo dettero a suo tempo? Forse in prima serata ma non troppo tardi, perché credo d'avere visto la seconda (?) puntata a casa di amici di famiglia.
Bei tempi quelli, ma non sono così male neppure questi!
RobertoC
[Modificato da Roberto@C 13/07/2014 17:48]
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Dove finisce la ragione comincia un territorio che non ci appartiene, nel quale siamo intrusi: una terra di regole che non conosciamo, dove si parla una lingua misteriosa e dove le nostre logiche non sono utilizzabili in alcun modo.
Noi in questo territorio possiamo solo subire il mistero, che, anziché disvelarsi, si fa sempre più impenetrabile.
Io non so dire se questa sia una pena o un premio. Io non so dire nulla, ma so che questo luogo (...) non dev’essere in alcun modo cercato né in alcun modo trovato.
“Voci notturne”, 1995, epilogo.