Tidus forever, 14/07/2014 21:07:
Ma dove sta il brivido?
Proprio in quello che hai detto: nell'atmosfera, nel racconto che "cresce" e si fa strada gradualmente, in modo molto credibile. A mio avviso, quando si tocca un tema del genere (rapporti con gli alieni, invasioni extraterrestri etc.), o si scende nel terreno della spettacolarizzazione ad ogni costo (tipo
La guerra dei mondi per capirci), che però necessita di risorse particolari, o si punta tutto sulla storia, sulla trama, sulla tensione alimentata dai particolari, sulla capacità di incrementare le inquietudini dello spettatore. E a questo mi pare che concorrano le trame narrativa e musicale di Extra.
[Modificato da Roberto@C 14/07/2014 21:24]
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Dove finisce la ragione comincia un territorio che non ci appartiene, nel quale siamo intrusi: una terra di regole che non conosciamo, dove si parla una lingua misteriosa e dove le nostre logiche non sono utilizzabili in alcun modo.
Noi in questo territorio possiamo solo subire il mistero, che, anziché disvelarsi, si fa sempre più impenetrabile.
Io non so dire se questa sia una pena o un premio. Io non so dire nulla, ma so che questo luogo (...) non dev’essere in alcun modo cercato né in alcun modo trovato.
“Voci notturne”, 1995, epilogo.