Il Segno del Comando - di Daniele D'Anza - con Ugo Pagliai, Carla Gravina, Franco Volpi

è possibile che sia lo stesso solo che ha cambiato nome? o la struttura è proprio diversa?

In effetti è vero c'è anche la scritta Byron... magari è lo stesso locale ma ha cambiato nome...

Ciao a tutti!!! E pure quest'anno il 28 marzo è arrivato...

Signori e signore buona sera ..

sta per andare in onda la 6° puntata dell'originale televisivo..

"Il segno del comando"

Già, perchè le rivelazioni su questo sceneggiato non sono finite !!

Innanzitutto abbiamo potuto appurare che nella scena della seduta
spiritica la medium era effettivamente Carla Gravina con una
maschera sul volto tanto spaventosa da scatenare tutti gli scongiuri da parte della troupe.

Ma di misteri da svelare ce ne sono ancora diversi.

E' veramente esistito un pittore Tagliaferri in via Margutta, 33?

Da dove veniva?

E ancora: perchè gli autori hanno scelto proprio il nome "Tagliaferri"?

E chi ha suggerito loro questo nome?

E Lucia, Lucia è fatta di carne .. o di sogno? ( no, questo è già stato svelato! ).

Non vi resta che seguire la prossima puntata !!


Ps. a proposito.. auguri Eduard Forster !!!

6° puntata.

Da un intervista ad Ugo Pagliai del 25 novembre 2001

su repubblica ecco cosa dice, tra le altre cose,l'attore:

"Il segno del comando" faceva paura, ma era soprattutto inquietante.

«Credo che fosse quello il segreto della sceneggiatura, non ti lasciava mai tranquillo, la suspense era la cifra stilistica del racconto.
Colpiva molto perché ognuno era costretto a fare i conti con le proprie paure: la paura della morte, dell' aldilà, l' idea che i due mondi possano venire in contatto.
E però il nostro non era un horror, era credibile, gli effetti speciali erano fatti di luci e ombre, anche se, sul set, ci fu una curiosa coincidenza.
Scoprii che proprio in via Margutta 33, dove giravamo, abitava un pittore che si chiamava Tagliaferri.
Lo stesso nome della casa del pittore dove abitava il professor Foster».



Dunque Edward Forster pardon .. Ugo Pagliai conferma l'esistenza

reale di un pittore Tagliaferri in Via Margutta 33.

Ma ci sono altre conferme dell'esistenza di un pittore Tagliaferri

in Via Margutta, 33!

E ancora! Chi è la persona che ha dato il nome Tagliaferri agli autori?

Alla prossima ....

prosieguo 6° puntata.

Da un articolo su Repubblica del 6/11/2005 intitolato

"I volti di via Margutta"


"...Ma via Margutta doveva riservarmi una sorpresa veramente inquietante. Il regista del racconto di Conrad era un mio fraterno amico. Si chiamava Bollini e ci vedevamo praticamente tutti i giorni. Un pomeriggio mi raccontò per sommi capi un soggetto che stava elaborando, il giorno dopo me lo raccontò di nuovo chiarendo a se stesso e a me altri sviluppi e particolari. A un certo punto della sua elaborazione venne fuori un personaggio importante, un pittore morto anni avanti che la storia cominciasse e che aveva abitato in via Margutta. «Come lo chiamo questo personaggio?» - mi domandò. «Chiamalo per ora Tagliaferri» - risposi. Avevo detto quel nome quasi per scherzo, Alberto Tagliaferri, che allora era vivo e vegeto, condivideva lo studio con il mio amico scultore Angelo Canevari. Senonché, quando il soggetto prese corpo e si passò alla sceneggiatura (alla quale Bollini lavorò con la collaborazione di altri), il nome di Tagliaferri rimase. Nella sceneggiatura venne indicato un preciso numero civico alla casa di via Margutta dove si immaginava che Tagliaferri aveva il suo studio: era il risultato di un primo sopralluogo fatto da Bollini che pensava che l' ingresso di quel palazzo a quel numero aveva tutte le caratteristiche indispensabili per meglio rendere l' idea di un mistero esistente tra quelle mura. Il regista D' Anza fu invece di diverso parere, per girare scelse un altro portone, sempre di via Margutta, ma fece sostituire il vero numero civico con quello indicato nella sceneggiatura. Lo sceneggiato televisivo, che era intitolato «Il segno del comando», andò in onda e conobbe un grosso successo. Venne anche più volte replicato. Qualche anno dopo, il mio capostruttura alla Rai mi chiamò per dirmi che c' era una signora che voleva parlare di un problema connesso a questo sceneggiato con qualcuno dei responsabili. Di quelli che in qualche modo c' erano stati coinvolti solo io ero presente in direzione, anche se in realtà non avevo partecipato a niente, sapevo solo tutto quello che era avvenuto durante la lavorazione perché Bollini di tanto in tanto me ne informava. Mi trovai di fronte a una signora anziana, molto distinta, civilissima. Mi disse di chiamarsi Tagliaferri e di essere tornata in Italia dopo decenni trascorsi in Argentina. Aveva visto l' ultima replica del «Segno del comando» e aveva una lamentela da fare. Anzi, chiedeva se era possibile cambiare qualche scena per le eventuali repliche. Le spiegai che era impossibile e le domandai il perché di quella richiesta. Mi disse che vedendo sullo schermo televisivo quel portone di via Margutta con quel preciso numero civico aveva provato uno strazio indicibile, perché in un appartamento di quella casa inquadrata dalla macchina da presa, una trentina d' anni prima era vissuto, aveva lavorato e aveva posto fine tragicamente alla propria esistenza il suo unico figlio: il pittore Tagliaferri."

La firma di questo articolo è di Andrea Camilleri.

Ottimo l'intervento di ba1ba2

Scartabellando qui e la, e sempre parlando di coincidenze, ho scoperto che è esistito un Giovan Maria Tagliaferri (1809/1879), incisore e pittore, ed il figlio Luigi Eugenio Tagliaferri (1841/1927), anche lui pittore, nato a Pagnona e specializzato in affreschi per le chiese (la numero 169 all'età di 71 anni).
Giocando sempre con la suggestione, non vi sembra che Luigi Tagliaferri, in questa foto, ricordi un pochino Ugo Pagliai?

Grazie ba1ba2 per l'articolo.

Sì Tidus effettivamente un po' di somiglianza c'è.

veu, 20/04/2013 14:10:

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Grazie ba1ba2 per l'articolo.

Sì Tidus effettivamente un po' di somiglianza c'è.

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un pò??

Trovo che la somiglianza sia invece impressionante.
Il taglio degli occhi è uguale a quello di Ugo Pagliai !!
La suggestione è davvero grandissima !!

Aho', ragazzi, piantiamola che me la faccio sotto... meno male che il 28 marzo è già passato!...

Lucawenz, 20/04/2013 15:23:

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Aho', ragazzi, piantiamola che me la faccio sotto... meno male che il 28 marzo è già passato!...

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...ed il padre di Luigi Tagliaferri era anche incisore, come Ilario Brandani.....

credo forse che si possa affermare che il pittore Tagliaferri

sia esistito veramente !!!

Se non vi tremano le gambe leggete l'articolo del quotidiano on line

Cronaca Comune del 20/05/2009.

Si parla dell'esistenza di un pittore, Pier Augusto Tagliaferri,

nato il 28 Marzo 1872 e morto in circostanze tragiche

a soli 37 anni !!!

Il pittore, si legge nell'articolo, è vissuto per diversi anni a Roma !!

ecco il testo:

Il 31 agosto 1909 a Rimini moriva tragicamente a soli 37 anni Pier Augusto Tagliaferri, pittore nativo di Porotto che negli anni giovanili era venuto in contatto con le più avanzate correnti artistiche europee. Proprio nel centenario della morte dell'artista la circoscrizione Nord Ovest, l'assessorato comunale alle Politiche e Istituzioni culturali e il Centro Etnografico promuovono sabato 23 maggio (alle 9.45 al teatro G. Verdi di Porotto) una giornata di studio intitolata "Pier Augusto Tagliaferri / Nella notte simbolista'.

....

LA SCHEDA - Pier Augusto Tagliaferri nasce a Porotto il 28 marzo 1872 e frequenta i corsi della civica scuola d'arte "Dosso Dossi". Collabora alla decorazione interna della cattedrale di Ferrara con il pittore romano Virginio Monti, seguendolo poi, appena diciassettenne, a Roma. Negli ambienti artistici della capitale si lega al pittore umbro Gino Piccioni e conosce la baronessa Maria Von Milkau di Dresda. Con lei visiterà la Francia, la Svizzera, l'Inghilterra e la Germania, entrando in contatto diretto con i protagonisti delle correnti artistiche dell'epoca.
Il rapporto con la Milkau si interrompe nel 1900 e l' artista rientra a Ferrara. Da quel momento partecipa alle rassegne allestite dalla società locale "Benvenuto Tisi da Garofalo" oltre ad importanti esposizioni a Firenze, Roma e Torino; alterna l'attività decorativa - da segnalare le ornamentazioni in collaborazione con Ippolito Medini nelle sale del rettorato dell'Università di Ferrara - alla produzione di piccole opere.
L'animo dell'artista è da ricercare nella suggestione dei suoi notturni, piccoli di formato, ma veri capolavori; ne è un esempio significativo la preziosa opera "Chiaro di luna" (foto): una tecnica mista di 23 x 6 cm - proveniente dalla collezione della famiglia Zajna - oggi esposta al Museo dell'Ottocento di Palazzo Massari.

La 6° puntata de "Il segno del comando" continua....

Ecco Pier Augusto Tagliaferri....

Tidus forever, 21/04/2013 12:48:

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Ecco Pier Augusto Tagliaferri....

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ma che bel personalino, che viso tranquillo e rassicurante, sobrio, dallo sguardo dolce e comprensivo!!!!!!


ESCI DA QUESTO COOOOOORPOOOOOOOOOO

ottimi spunti e..... PAURA!!!!!!

Tidus forever, 20/04/2013 01:41:

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Ottimo l'intervento di ba1ba2

non vi sembra che Luigi Tagliaferri, in questa foto, ricordi un pochino Ugo Pagliai?

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Ugopagliarooooooooo

E' scomparsa Rossella Falk.

Eh, si, purtroppo! Un bacio e arrivederci!!

come e' ormai consuetudine oggi 28 Marzo

porto delle novità a questo forum....

Alcuni miei amici ed amiche hanno creato oggi

in occasione del compleanno di Edward Forster

un profilo facebook dedicato allo stesso !!!



Ecco il link:

www.facebook.com/edward.forster.73

Nel profilo è pubblicato un video della partecipazione

di Daniele D'Anza alla trasmissione Ieri e oggi dove fa

delle agghiaccianti rivelazioni in particolare sulla

scena della seduta spiritica !!!

Fate sentire la vostra partecipazione al profilo di Edward Forster !!



A proposito !!

Auguri Edward Forster !!!