Ritratto di donna velata - di Flaminio Bollini - con Nino Castelnuovo e Daria Nicolodi

Grande, state portando avanti alla grande il topic.

Ora sono presissimo causa trasferimento nella mia nuova sede di Milano, mapoi torno.
Alla fine me lo sono rivisto tutto !!



Fiore, voglio QUELLA copia del ritratto, la voglio !!!!

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Fiore de Campo ha scritto:

e se tutto partisse da Mercani?

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Io credo che il primo passo per (tentare di) ricostruire la trama, sia quello di ammettere che esistono due storie: una materiale, che vede recitare i varii Sergio, Marston, Mercani e via dicendo; e l'altra soprannaturale, in cui vecchi e nuovi destini s'incrociano, anime inquiete cercano dubbie rivincite, i non-morti si sovrappongono ai vivi.

Se accettiamo questa realtà, e l'interferenza tra le storie, sarà molto più semplice spiegare alcuni passaggi.

Che Mercani sia uno dei motori della vicenda, non ho dubbi; ma che abbia pianificato tutto con Sergio, suo presunto sodale di progetti mirati a guadagnare facili ricchezze continuo a non credere.
Non dimentichiamo che nella prima puntata, Mercani si avvicina a Sergio (anche se non lo vediamo) d'improvviso, prendendo in locazione la mansarda. Per farlo, gli basta fare un'offerta irrinunciabile a Sergio, che venale lo è certamente.
In questo momento della trama, sembra che Mercani sappia già tutto (o comunque molto), mentre Sergio è alla finestra, come uno spettatore, e comincia ad intravedere certe prospettive interessanti.

Il problema è che non abbiamo prove, neanche una, di un'intesa tra Mercani e Sergio.
Sembra piuttosto che i due procedano parallelamente, con Mercani in forte vantaggio.
In sostanza, la locazione di Mercani serve a sbloccare Elisa (non certo a farla conoscere a Luigi, perché i due si sarebbero conosciuti lo stesso anche se fosse stata lei a prendere l'appartamento), a renderla libera di muoversi, per andare a Volterra.
Dunque, sembra che fin dall'inizio Mercani si muova in modo tale che Luigi conosca Elisa, e che questa, libera dagli impegni che le avrebbe portato una casa a Firenze, si decida a recarsi a Volterra, dove Luigi a radici.
Ma come essere sicuri che tra Luigi ed Elisa (che è molto introversa) nasca quel feeling, che sarà la premessa necessaria per il viaggio a Volterra?

In effetti, la chiave dell'incontro tra i due non è né Sergio e tantomento Mercani. La chiave è nella telefonata che Il Nebbia fa attraverso il ragazzo medium.

Ecco un primo, forte intreccio, una prima sovrapposizione tra le due storie.

Tuttavia, Mercani non poteva affatto contare su questo imprevisto. Doveva avere un suo piano per avvicinare Elisa a Luigi. Già, ma quale? La storia non lo dice: non ne ha bisogno perché ormai la cosa è fatta.

Ciò che c'interessa, a questo punto, è che le cose vadano come vuole Mercani.
E' solo a questo punto -a mio avviso- che Sergio comincia ad intuire qualcosa, e che si determina a seguire con interesse la vicenda.

Probabilmente Sergio e Mercani hanno più colloqui (è un fatto naturale: l'uno va a vivere nella casa dell'altro), ed il secondo, che sa dell'esistenza di Luigi nella vita di Sergio, deve fare una serie di domande sui Certaldo che forse accendono l'interesse dell'avvocato.
Del resto, a Sergio i precedenti familiari di Luigi devono essere sufficientemente noti: la villa, il fantasma, il quadro, il tesoro archeologico: sono cose che l'ingenuo (?) Luigi avrà detto chissà quante volte.
L'interesse di Mercani spinge, però, Sergio, a convincersi che da queste storie possa trarre un utile.

Mercani non è dunque la mente e il basista di un ipotetico trio (eventualmente allargato), ma è il primo ad interessarsi concretamente della vicenda.
Come?
Beh, come ricorda Fiore, ce lo rivela l'oste, che parla di Mercani come di uno che si fa vedere per un certo tempo nella zona, e poi sparisce.
Nell'occuparsi di traffico di opere d'arte (in questo concordo ) scopre il potenziale maggior affare della sua vita: la via verso una necropoli etrusca intatta.

Più difficile, al momento, è capire come Mercani si avvicini a Sergio.
In effetti, anche Fiore scrive:

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A questo punto ci sono dei tasselli che si incastrano a fatica.
Che relazione hanno tra loro Mercani e Sergio?
Si conoscevano già prima dei fatti, oppure si sono conosciuti in questa occasione?
Se fosse vera la seconda ipotesi, per quale motivo Mercani dovrebbe cercare e conoscere Sergio?
(...)
Allora, anche se un po' troppo fortuita, protenderei per la prima ipotesi: Mercani conosce da una vita Sergio, che conosce da una vita Luigi Certaldo, che è cugino di Alberto, proprio colui che Mercani vuole ostacolare...
Per mimetizzare la sutura, potremmo anche immaginare che Mercani e Sergio si fossero conosciuti in qualche altra occasione e che il primo avesse notato come il secondo si dimostrava estremamente sensibile al denaro ed alla ricchezza "facile".
Magari entrambi avevano un accordo per cui Mercani scovava e "spacciava" tesori, mentre Sergio lo copriva ed eventualmente gli dava assistenza legale.
(un po' fantasioso, lo so... ma fatemi continuare )

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Il punto, è che non abbiamo il benché minimo indizio di una conoscenza anteriore alla locazione. Mercani non accenna mai a Sergio, neppure indirettamente. E ciò vale anche per Sergio. Se tra i due vi fosse stata un'intesa a monte, una concertazione insomma, prima o poi, e comunque alla resa dei conti (l'incontro tra Luigi e Mercani nell'attico; l'incontro tra Sergio, Luigi, Elisa e Sandra nella necropoli) se ne sarebbe saputo qualcosa.
Invece nulla.

Se non vogliamo scomodare la parte soprannaturale della storia, che è importante e che non possiamo dimenticare, possiamo ipotizzare che Mercani, fiutato l'affare Certaldo a Volterra, nelle sue indagini sulla famiglia del Conte scopra l'esistenza di Luigi, che peraltro non vive molto lontano, la cui vita comincia ad investigare alla ricerca del modo di coinvolgerlo.
Mi sembra plausibile, in definitiva, che in questa attività investigativa egli venga a conoscenza delle persone vicine a Luigi, tra cui Sergio.

Il resto a dopo

Roberto

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Scritto da: Fiore de Campo 11/04/2007 1.10


A questo punto si può sfuttare la leggenda e fare in modo che anche la donna velata abbia le sembianze di Elisa.

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Questo è un passo fondamentale dello sceneggiato. Qualcuno (probabilmente Mercani, pittore, dato che aveva accesso indisturbato alla Villa; ma ci potrebbe stare anche l'ipotesi Sandra, che stravolgerebbe in parte l'aspetto esoterico, eccetto il finale, ma vi dico poi il perchè) doveva modificare il quadro e fare in modo che il viso che avrebbe dipinto fosse spiacciccato quello di Elisa. NESSUNO dei coinvolti, infatti, conosceva il vero volto dell'amante di Giacomo Certaldo: si sapeva soltanto che era una donna molto bella e che per gelosia il conte Certaldo ne velò addirittura il ritratto, unica testimonianza per i posteri.
Come dice Roberto, però, l'aspetto esoterico è fondamentale: se Mercani ne modificò il quadro con due "passate" (prima il volto, poi il velo), è nell'ultima puntata che Sandra, a casa del medium, toglie anche lo storico velo, con l'esterrefatto Luigi che esclama "Elisa!". Ciò dimostra, dunque, che Elisa era una predestinata, nonostante tutte le macchinazioni. E' a questo punto punto che potremmo ipotizzare due situazioni:

a) Mercani agiva da solo. Sapeva della cospirazione Sergio/Elisa e all'osteria racconta la leggenda, incutendo parecchia inquietudine ad Elisa. Potendo entrare a suo piacere nella Villa, pianifica anzitempo la modifica del quadro con le fattezze di Elisa in modo da indurla a credere che sia realmente la reincarnazione dell'amante di Certaldo. In questo modo si creano i presupposti per un'intesa psico-esoterica tra la ragazza ed il sempre sospettoso Alberto Certaldo (che già aveva avuto la sensazione di conoscere in passato) e quindi sperare in eventuali confidenze riguardo il segreto della cripta (confidenze che prima o poi sarebbe venuto a conoscenza, dato che conosceva il modo di entrare in Villa).

b) Mercani agiva per conto dell'accoppiata Sergio/Elisa, venendo però così a mancare tutto l'aspetto psico-emotivo di Elisa, dato che sarebbe tutta una manfrina costruita ad arte.
Resta, comunque, l'aspetto esoterico evidenziato nella prima ipotesi.

Ma veniamo a Sandra. Nulla ci vieta di pensare che sia stata lei a dipingere il quadro e questo spiegherebbe il suo morboso interessamento. Non solo: se non fosse per il suo "fiuto", l'inganno della manipolazione non verrebbe a galla e tanti saluti a tutti. Ma perchè farlo? Poniamo un'altra pista: Sandra è in contatto da tempo con il finto agente (nel quale crede ciecamente) che lavora per gli inglesi. Il finto agente, indagando, sa che Sergio è entrato nel gioco e che ha ingaggiato una squinzia che farà entrare nella Villa. Scatterà, all'insaputa di Elisa, qualche foto che farà pervenire a Sandra: il piano è di coinvolgere emotivamente Elisa per scombussolare, in qualche modo i piani di Sergio. Sandra, come pittrice, è più credibile di un Mercani incapucciato che con la la torcia si mette a mdificare un quadro in piena notte, col rischio di essere pizzicato: l'archeologa/pittrice, al contrario, in Villa ha vitto ed alloggio, senza nessuno stress emotivo. Ho detto una stronzata?

[Modificato da Tidus forever 12/04/2007 22.20]

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Scritto da: Tidus forever 12/04/2007 21.51
Ho detto una stronzata?

[Modificato da Tidus forever 12/04/2007 22.20]

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Manco tanto...

Anyway, a me Elisa sa proprio di Gatta Morta.
Non so' perchè, ma il discorso della combutta generale mi pace di più.

Rispondo anche ad un passo dell'intervento di Roberto: il discorso di dare una spiegazione logica agli avvenimenti, analizzando ed eventualmente correlando i fatti non annulla l'eventuale presenza di interventi esoterici. In qusta storia noi diamo per scontato che ci siano elementi di predestinazione, reincarnazione, fantasmi, ecc...
Quello che però credo è che, tranne Elisa e Alberto (che probabilmente inconsapevoli, sono i predestinati e reincarnati), tutti gli altri siano solo pedine mosse dalla cupdigia o dall'amore. Ma nessuno di loro è parte "passiva" dell astoria (ossia pilotata da ragioni occulte). Tutti hanno un fine: fare i soldi con gli etruschi.
Solo le loro morti sono il loro contatto col soprannaturale.

Ma ragazzi, nell'ultima puntata, Luigi dice "Mercani era d'accordo con voi, che cretino (o qualcosa di simile)" e Sergio conferma "vedo che hai capito". Non è una prova?
Che motivo ha Sergio di mentire sui suoi rapporti con Mercani???

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Scritto da: Ragno Nero 13/04/2007 20.02
Ma ragazzi, nell'ultima puntata, Luigi dice "Mercani era d'accordo con voi, che cretino (o qualcosa di simile)" e Sergio conferma "vedo che hai capito". Non è una prova?
Che motivo ha Sergio di mentire sui suoi rapporti con Mercani???

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Giusto. Ma il finale è talmente una boiata che mi rifiuto di credere ad un Mercani che entra nella Villa di notte e si mette a dipingere il quadro con la torcia, a suo rischio e pericolo Oppure vogliamo credere che l'abbia soffiato una sera, col rischio che qualcuno lo scoprisse, ripidinto in mansarda a tempo di record e riposto come se nulla fosse? O magari dipinto in una delle famose gallerie segrete? Per fare il lavoro che ha fatto (due passate) ci vuole tempo: materialmente e credibilmente ce l'aveva?

Questa è la foto del passaggio segreto che utilizza Mercani quando di notte entra furtivamente in casa. Il passaggio è quasi del tutto richiuso e Mercani ha appena sparato a Certaldo.
Notare che poco prima Elisa scende dalle scale e Mercani, complice di Sergio (e quindi della reincarnata), non fa nulla per rassicurarla dicendo "Ssssstttt!!!...Sono io....Non fare casino o svegli tutti!!!", segno evidente che ad un certo punto agisce per conto proprio.

[Modificato da Tidus forever 13/04/2007 22.21]

Già....e sin dalla prima puntata

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Scritto da: Roberto@C 01/03/2007 20.59

Mercani, che è artista dai mille interessi, fatalmente attrato dall’ignoto e dalla negromanzia, attraverso certe sue indagini, forse anche nel campo del soprannaturale, apprende la storia dell’urna e ne intuisce i misteri. Attenzione: parlo di misteri non a caso. L’urna è sì una splendida mappa verso tesori sconosciuti, ma al contempo porta nel regno dei morti, dove probabilmente una figura pratica di negromanzia può ristabilire l’antico contatto tra i due regni evocato due secoli prima dal Conte Certaldo. Ed in effetti, Mercani ha sì un interesse per l’oggetto, ma non sappiamo fino a che punto concreto (non parla mai, ad esempio, del vanore venale dell’urna; di un posibile compratore; del suo ruolo di ricettatore).
Potrebbe essere quindi lui che ritrova Elisa, e cerca di usarla per i propri scopi. Lui che usa anche Sergio, per via degli ottimi rapporti con l’ignaro Luigi Certaldo. Lui che provoca quella catena di reazioni quasi alchemiche tra il Conte ed Elisa, che sarà fatale ad entrambi.

Che ne pensate?

Roberto

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Rivedendo nuovamente e velocemente il tutto, non posso che condividere questa opinione.

[Modificato da Tidus forever 13/04/2007 22.40]

Una cosa mi ha dato da pensare: quando, alla fine, Sandra e Luigi vanno dal ragazzino medium, e trovano il ritratto, Sandra dice: "questo è quello del settecento, quello vero"...
Che vuol dire? Che il ritocco è stato fatto addirittura su un altro quadro?

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Scritto da: Ragno Nero 13/04/2007 20.02
Ma ragazzi, nell'ultima puntata, Luigi dice "Mercani era d'accordo con voi, che cretino (o qualcosa di simile)" e Sergio conferma "vedo che hai capito". Non è una prova?
Che motivo ha Sergio di mentire sui suoi rapporti con Mercani???

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Esatto!
Quindi a quato punto dobbiamo capire a cosa credere e cosa no.
E capire dalla parte di chi stare.

Io sto con la statua della sigla: è l'unica seria e granitica nelle sue posizioni!

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Scritto da: Ragno Nero 13/04/2007 23.08
Una cosa mi ha dato da pensare: quando, alla fine, Sandra e Luigi vanno dal ragazzino medium, e trovano il ritratto, Sandra dice: "questo è quello del settecento, quello vero"...
Che vuol dire? Che il ritocco è stato fatto addirittura su un altro quadro?

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Probabilmente... e quella "stracciatele" non si fa scrupolo neanche di questo quadro.
Va dalla zia del medium, si fa dare una bottiglia di trielina e giù di batuffolo a distruggere un'opera d'arte.
Se quella è una archeologa e studiosa d'arte, io sono il presidente della repubblica...

Se così fosse, Mercani l'avrebbe potuto dipingere tranquillamente nella sua mansarda e poi sostituirlo nottetempo (come mi piace questo termine!!) con l'originale....
Comunque se cominciamo a pensare che nel finale ognuno racconti una fandonia, non ne usciamo più!!!!!
Ah, stasera in "Gaia", su Rai3, Tozzi parlerà dei fenici!!!

[Modificato da Ragno Nero 14/04/2007 18.48]

No,scherzavo!
Ovviamenti la puntata sarà sugli Etruschi!!!!

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Scritto da: Ragno Nero 14/04/2007 18.47
No,scherzavo!
Ovviamenti la puntata sarà sugli Etruschi!!!!

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E qui riciccia la Sincronicità!

Se è per questo anche Alberto Angela ne ha parlato nel suo "Passaggio a Nord Ovest" due sabati fa (quando ancora stavano trasmettendo la 4a puntata...

Secondo me è il Nebbia che ci scruta...

Eh, mi sa!! E dalle mie parti la nebbia non manca!!
Anzi, i primi anni dopo il trasferimento da Roma, alcuni luoghi mi ricordarono molto il "ritratto" (le strade in mezzo alla campagna, di notte, con gli alberi illuminati dai fari della macchina che li fanno sembrare dei corpi mostruosi, le nebbia che incombe... stavo scrivendo un racconto su queste suggestioni - e sugli etruschi!)

Letti i vostri ultimi interventi, vorrei nuovamente spostare l'ago della bussola verso il lato esoterico della storia.

Intanto richiamo la vostra attenzione sul fatto che questa è una storia di oggetti: un quadro ed un'urna. Oggetti che hanno molti significati, e che si pongono come vere e proprie chiavi di lettura degli avvenimenti. Oggetti antichi, secolari, su cui si è posato l'interesse e la cupidigia degli uomini. Oggetti fatti per nascondere mostrando (il quadro è oscurato da un velo; l'urna contiene una mappa da decifrare). Oggetti che muovono persone e situazioni come burattinai. Oggetti che hanno valori ulteriori rispetto a quello venale.

Questi oggetti sfuggono ai personaggi attuali, perché provengono da volontà di un più o meno remoto passato, e sembra che siano capaci d'imporsi sui viventi attraverso una propria energia. Sono forse mappe (il quadro in fondo cela le fattezze di una donna che sapeva ciò che gli altri mortali ignoravano), ma sono soprattutto testimonianze di un passato incapace di tramontare.
Attraverso l'urna ed il quadro i nostri potranno anche raggiungere un risultato concreto (la scoperta della necropoli), ma questo non è che uno dei risultati possibili, e probabilmente neppure il più soddisfacente. Non dimentichiamo che il Conte Certaldo, attraverso le sue arti negromantiche, aveva scoperto il modo di far parlare i morti, mettendosi in contatto con loro, e che si era servito della prima Elisa come di un catalizzatore per realizzare i suoi esperimenti.

Dunque, gli oggetti non sono solo fonti di facili ricchezze, ma nascondo aspetti imperscrutabili, che potrebbero portare a scoperte molto maggiori. E Mercani e l'unico che ha l'aria di saperlo...

Roberto

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Scritto da: Ragno Nero 13/04/2007 23.08
Una cosa mi ha dato da pensare: quando, alla fine, Sandra e Luigi vanno dal ragazzino medium, e trovano il ritratto, Sandra dice: "questo è quello del settecento, quello vero"...
Che vuol dire? Che il ritocco è stato fatto addirittura su un altro quadro?

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Mah...non credo. Sandra aggiunge dell'altro:

Sandra: "Quello sul quale stavo lavorando quando tuo cugino è stato ucciso"

Per "vero" si dovrebbe intendere come il quadro originale di Villa Certaldo, finito lì non si sa bene come, e non come una copia qualsiasi del ritratto. Il quadro della villa, infatti, al momento della morte di Alberto, era stato già stato "smacchiato" da Sandra e mostrava il volto di Elisa (dipinto da Mercani).

Piuttosto interessante quanto afferma il medium bambino:


Medium: "Quel velo non c'era"

In pratica, quando si è materializzato in casa, il velo non c'era.

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Scritto da: Fiore de Campo 14/04/2007 11.48


Io sto con la statua della sigla: è l'unica seria e granitica nelle sue posizioni!

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ahahahahhaha!!!

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Scritto da: Roberto@C 15/04/2007 11.16
Sono forse mappe (il quadro in fondo cela le fattezze di una donna che sapeva ciò che gli altri mortali ignoravano), ma sono soprattutto testimonianze di un passato incapace di tramontare.
Attraverso l'urna ed il quadro i nostri potranno anche raggiungere un risultato concreto (la scoperta della necropoli), ma questo non è che uno dei risultati possibili, e probabilmente neppure il più soddisfacente. Non dimentichiamo che il Conte Certaldo, attraverso le sue arti negromantiche, aveva scoperto il modo di far parlare i morti, mettendosi in contatto con loro, e che si era servito della prima Elisa come di un catalizzatore per realizzare i suoi esperimenti.

Dunque, gli oggetti non sono solo fonti di facili ricchezze, ma nascondo aspetti imperscrutabili, che potrebbero portare a scoperte molto maggiori. E Mercani e l'unico che ha l'aria di saperlo...

Roberto

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Prendendo per buone le rivelazioni finali di Sergio e cercando di capire il "modus operandi" di Mercani, ecco un personalissimo tentativo di ricostruzione dei fatti.

Mercani conosce un passaggio segreto che dà accesso alla Villa (da me evidenziato nelle foto e che stranamente nessuno dei protagonisti prende in considerazione, dato che l'intercapedine è in bella mostra e nonostante le dichiarazioni di Luigi che afferma di avere visto un intruso in piena notte). L'ingresso di questo passaggio è riscontrabile nei pressi della necropoli etrusca, dove i tombaroli cercano antichi tesori. Fosco, il tombarolo amico di Luigi, probabilmente ne scopre l'entrata e Mercani è costretto a farlo fuori. Mercani si serve del passaggio segreto per entrare nella Villa: suo compito è modificare il quadro (come accordi presi con Sergio ed Elisa). Ai complici, però, non ne rivelerà mai l'esatta ubicazione: il rischio di essere tagliato fuori o buggerato in extremis è troppo grande e se ne serve anche per cercare da sè l'urna. Se da un lato Sergio è attratto soltanto dal desiderio di impossessarsi del fantomatico tesoro etrusco, dall'altro Mercani è interessato ad altri aspetti dell'urna: è un oggetto dotato di grandi poteri esoterici e le sue proprietà sono a lui ben note; proprietà esoteriche che si manifestano, ad esempio, nella serra: l'urna si smaterializza sotto gli occhi di un impassibile Mercani. Del resto, il fantomatico pittore sembra non avere fretta: nonostante abbia ricomposto l'urna, se ne resta in mansarda a dipingere un autoritratto, incappucciato, come se quel dipinto volesse o potesse significare qualcosa, quasi un legame esoterico con l'urna. Non si era già smaterializzata, sotto i suoi occhi, una parte dell'urna, quasi non riconoscesse il proprio "padrone"? Forse aveva intuito che il quadro della Donna Velata era la "chiave di volta": per assogettare esotericamente l'urna al proprio volere doveva creare un altro quadro "magico" che lo raffigurasse. Non un quadro qualsiasi, col volto di Mercani, ma che richiamasse comunque l'antica leggenda (il cavaliere fantasma). L'urna, ricomposta, è lì, pronta al legame alchemico.
Qualsiasi altra persona, eccitata dal ritrovamento, bramosa di tesori e sapendo di avere agguerriti e pericolosi concorrenti, avrebbe preso ben altre precauzioni.

Che ne pensate?