| | | OFFLINE | Post: 107 | Registrato il: 30/03/2009 | Città: PADOVA | Età: 65 | Sesso: Maschile | Naufrago | | |
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Dopo un anno e mezzo aggiungo altre precisazioni su questo grande sceneggiato.
7. L’APERTURA DEL CANCELLO
Elisa sa dove si trova la maniglia per aprire automaticamente il cancello. La fa sembrare un’ESP, ma non ha senso perché alla fine del ‘700 non esistevano cancelli automatici. Doveva per forza essere stata informata della manovra nell’evenienza che nessuno fosse in casa per aprire, come effettivamente si è verificato. Sergio non poteva rischiare che, trovando chiuso, Elisa e Luigi andassero da un’altra parte. Forse Mercani o lo stesso Sergio avranno verificato la possibilità di poter entrare, dopo avere ispezionato la zona.
8. LA SUGGESTIONE
Come spiegato nel mio precedente intervento, il quadro non ha alcuna funzione nel suggestionare Alberto, cosa tra l’altro non difficile, viste le sue ossessioni e sicuramente il poco equilibrio mentale.
Il primo abboccamento avviene con la sceneggiata dello svenimento alla vista di Alberto e all’insistenza di essere già stata in quel luogo. Elisa recita una parte, ma nella realtà ha già vissuto quell’esperienza.
Come faceva notare Luigi prima di andare a letto, Alberto durante la cena guardava in modo strano Elisa, come se le ricordasse qualcuna - o come se volesse ricordare qualcosa? -. Anche Elisa, in qualche modo, deve avere lanciato sguardi particolari al povero Alberto e dice a Luigi che Alberto le ricordava qualcuno. È qui che la suggestione si rafforza, ma Alberto ha bisogno di una conferma.
Nella sua stanza legge la storia del suo casato. Lo dimostra lo stemma presente sulla copertina del libro, che è lo stesso che si trova in bella vista sulla parete (e che non avevo mai notato). Qui probabilmente impara anche a preparare un filtro che limita la volontà di Elisa (ammesso che funzioni), come già aveva fatto il suo antenato Giacomo-Fabro. Potrebbe averglielo dato la sera stessa o forse la mattina, visto che nella serra Elisa appare già confusa.
Il quadro, al limite, poteva rappresentare un piano B, nel caso in cui le manovre predenti non avessero funzionato. Elisa avrebbe potuto indurre Alberto a svelare il quadro. Alberto sapeva che era stato il suo antenato a farlo velare per gelosia: «era arrivato al punto di far velare un suo ritratto», dice il Nebbia. Questo però è in contraddizione con quanto afferma Sandra: «Si direbbe che anche 200 anni fa qualcuno abbia voluto velare la faccia della donna. Forse sappiamo perché. Perché era un’assassina e non una vittima e qualcuno ha voluto che il suo viso restasse nascosto per sempre». La prima versione è più credibile.
CONTINUA ...
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